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Quando col risparmio si distrussero le vite
Una vita semplice in un contesto amichevole, attorno a un laghetto tranquillo,
il lago di Olginate, tra il lavoro sinergico, di buone volontà convergenti, e i
campionati di bocce, quanto di più “normale” e gradevole, sconvolta senza
motivo – senza una causa plausibile. Una comunità, di storia, di vita, di cordialità,
in casa e fuori, al lavoro e con gli amici, che si disgrega, tra l’incredulità
generale, fino alla violenza, alla morte.
Un racconto di cose viste e avvenute, anche se sembrano inventate, tanto
sono – sono state – inverosimili: le banche locali che nove anni fa finirono
male per avere preteso troppo, a danno dei risparmiatori – dei piccoli,
naturalmente, non dei grossi. Delle comunità locali, con le quali le banche si
erano sempre accompagnate, in un rapporto di fiducia e di rispetto. Albanese,
l’operaio tradito, fino all’ultimo non capisce che si sia potuto tradire la
reciproca fiducia. Le domeniche sono quelle che ognuno ha sacrificato per
costruirsi casa, per costruire il futuro.
Un film-verità, di cose già note. E di drammaturgia anch’essa volutamente
semplice. Ma appassionante. Grazie anche alla misura di Albanese protagonista,
oltre che regista e sceneggiatore.
Antonio Albanese, Cento domeniche, Sky, Now
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