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Una festa del cinema nel Polesine pulp
Un pulp nel Polesine, un crescendo di violenza. Che non ha girato in sala, il genere non è popolare. Invece nasce da un’idea semplice e
geniale. E ha immagini indelebili.
L’idea è collocare una famiglia rumena di bracconieri della pesca nel
Danubio, latitanti, nel delta aggrovigliato del Po. Al servizio di un oste, che
li sfrutta perché semiclandestini. Mentre ospita nei suoi locali
la locale associazione a protezione del delta. Che periodicamente vi si riunisce,
constatando e denunciando la presenza di questi irregolari della pesca.
Restano le immagini del delta senza la poesia d’obbligo: un acquitrino,
una palude, di mangrovie, o arbusti del tipo mediterraneo altrettanto intricati, chiuso, cupo, senza orizzonte.
Di Alessandro Borghi, il fratello giovane della famiglia rumena, che crea un
mondo col solo volto, e pochi monosillabi. Della carpa da un quintale. Della “festa”
per la carpa da un quintale con vodca a fiumi. Della violenza degli umili.
Michele Vannucci, Delta, Sky Cinema, Now
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