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Fantozzi sorridente e colorato
Il racconto di Paolo Villaggio, con
Fabrizio De André e Genova, anni 1950. Drammatizzato il giusto – avere per casa
un figlio di trent’anni, senza mestiere, e già padre? Ma soprattutto colorato,
pastello: il mare, le automobili, i vestiti, le abitazioni, perfino i temibili
uffici, i teatrini, i personaggi, Ivo Chiesa, Maurizio Costanzo poco più che
ventenne.
Un senso di felicità. Corroborato dai
fatti. Il Buonannulla Villaggio maggiore dell’amico De André di otto anni: di
età molto lontane, amici di mare, e di famiglie abbienti, coautori di canzoni
culto, “Il fannullone” e “Carlo Martello”. Coetaneo e amico di Paolo Fresco, il
manager che, di ritorno dall’America, proverà a salvare la Fiat prima di Marchionne.
La figura e il ruolo di Maura, con la quale Villaggio convivrà fino alla morte –
sopravvenuta per entrambi nel 2017. La
madre “generalessa”, insegnante di tedesco – da lei il primo personaggio, il
prestigiatore tetesco Professor Otto von Kranz? Il fratello gemello,
matematico di fama mondiale, allievo di Guido Stampacchia, e ingegnere,
professore alla facoltà di Matematica all'università di Pisa, e poi alla
sezione Scienze della Scuola Normale. Tutto molto normale, e moto gradevole.
Luca Manfredi, Com’è buono lui,
Rai 1, Raiplay
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