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Giallo scolorito
Ogni mese un racconto. Con
tutti gli autori di casa Sellerio, Camilleri, Piazzese, Manzini, Malvaldi, usw.
Una raccolta disuguale, con poche perle. È scialbo perfino Camilleri, che
doverosamente apre la raccolta: è gennaio, è la Befana, e Camilleri fa omaggio
al suo pupillo Savatteri, mettendo in scena Saverio Lamanna, lo scrittore-detective
della serie “Màkari” - ma in tutti racconti si fa in genere omaggio di sfuggita
a un autore della casa: più che una antologia è una celebrazione. Al BarLume
Malvaldi si fa allettare da internet, dal mercato globale, tristemente. Ad
aprile il biblioterapista di Fabio Stassi è ancora più gelido, volendo
riprodurre Garcia Marquez, “L’amore al tempo del colera”.
Specialmente freddi i
racconti di autrici. Agnello Hornby è debolissima – si può capirla, è
nell’antologia per fare numero, non essendo giallista, e partecipa con un
racconto, sembra di capire, della sua
preistoria di giudice dei minori, databile pare al 1983. Melenso il
giallo turco, di una pur acclamata Aykol: Erdogan soffre di epilessia? La Petra
di Giménez-Bartlett è sempre più spinster,
moglie di un uomo al terzo matrimonio, con due figli da mogli diverse, e ha il
terrore dei “doveri coniugali” – beve anche, molta birra naturalmente.
Di notevole il fenomeno
delle baby-gang a Londra nel racconto di Agnello Hornby, sudamericane e
caraibiche, specie se il racconto è del 1983 – ma anche per il 2017, quando la
compilazione è stata fatta, è un’anticipazione notevole.
AA.VV., Un anno in giallo, Sellerio, pp. 536,
ril. 1+1 €10
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