venerdì 24 maggio 2024

Giallo scolorito

Ogni mese un racconto. Con tutti gli autori di casa Sellerio, Camilleri, Piazzese, Manzini, Malvaldi, usw. Una raccolta disuguale, con poche perle. È scialbo perfino Camilleri, che doverosamente apre la raccolta: è gennaio, è la Befana, e Camilleri fa omaggio al suo pupillo Savatteri, mettendo in scena Saverio Lamanna, lo scrittore-detective della serie “Màkari” - ma in tutti racconti si fa in genere omaggio di sfuggita a un autore della casa: più che una antologia è una celebrazione. Al BarLume Malvaldi si fa allettare da internet, dal mercato globale, tristemente. Ad aprile il biblioterapista di Fabio Stassi è ancora più gelido, volendo riprodurre Garcia Marquez, “L’amore al tempo del colera”.
Specialmente freddi i racconti di autrici. Agnello Hornby è debolissima – si può capirla, è nell’antologia per fare numero, non essendo giallista, e partecipa con un racconto, sembra di capire,  della sua preistoria di giudice dei minori, databile pare al 1983. Melenso il giallo turco, di una pur acclamata Aykol: Erdogan soffre di epilessia? La Petra di Giménez-Bartlett è sempre più spinster, moglie di un uomo al terzo matrimonio, con due figli da mogli diverse, e ha il terrore dei “doveri coniugali” – beve anche, molta birra naturalmente.
Di notevole il fenomeno delle baby-gang a Londra nel racconto di Agnello Hornby, sudamericane e caraibiche, specie se il racconto è del 1983 – ma anche per il 2017, quando la compilazione è stata fatta, è un’anticipazione notevole.
AA.VV., Un anno in giallo, Sellerio, pp. 536, ril. 1+1 €10

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