La Cina rimbalza
Si svolge nella disattenzione la visita
in Europa del presidente cinese Xi. Qualche foto per l’incontro con Macron a Parigi,
e poi poche righe, per dire che è rimasto solo con qualche dittatorello, in
Serbia e in Ungheria – i governanti eletti sono detti dittatorelli perché non
condannano la Russia nella guerra.
Non è così in Cina ovviamente – che è un
paese pluralista, direbbe Bobbio, ma non è democratico: il mini tour
europeo di Xi è reputato importante. Se ne possono cogliere gli umori attraverso
il “Global Times”, il quotidiano cinese online in inglese. Xi arriva con un aprile
in netta ripresa negli scambi commerciali internazionali, sia esportazioni che
importazioni, Un incremento tale da classificare il primo quadrimestre come uno
dei migliori delle ultime annate economiche - il rilancio di aprile è stato di
tale ampiezza da compensare il calo di marzo, e quindi dare al quadrimestre un
forte segno positivo. Con celebrazione in parallelo dell’Unione Europea, secondo
partner commerciale della Cina dopo l’Asean, il Sud-Est asiatico (comprensivo
di Giappone e Sud Corea).
A margine, si può anche leggere nel “Global
Times”, a proposito dell’Europa, che la guerra ha “frammentato” l’Ucraina, e
ha indebolito l’Unione Europea, complicando le relazioni atlantiche – le sanzioni
hanno danneggiato la parte europea della Nato più della Russia.
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