Ma che calcio è questo
Perché si esce depressi da una bella partita di calcio, in
chiaro in tv, in uno stadio magnificente di umanità, Atalanta-Juventus, con
bellissime giocate, specie del club juventino, tecniche e tattiche? Per colpa
dell’arbitro, che alla mezzora in quattro minuti rovina tutto con decisioni
balorde: il calciatore che blocca con un fallo intenzionale una “ripartenza” avversaria
non viene ammonito, come da regolamento,è ammonito il calciatore fermato
fallosamente, perchéha protestato; il calciatore che fa un fallo violento e poi
insuìiste per venire alle mani contro mezza squadra avversaria, furioso menando
fendenti a più riprese, non viene espulso, nemmeno ammonito. E poi ne accumula
una mezza dozzina, aiutato dall’arbitro del Var, per falsare il match. Incapace non è se lo hanno scelto
per una finale. E allora, ha scommesso, quanto?
Si dice dell’arbitro italiano che è il solito giudice all’italiana,
quello che “fa” la giustizia. Nel calcio no: il modello è Collina, che era un
freddo, e faceva affari con il Milan.
Lo scoramento si accentua nel post-partita. Alla
telecronca avvertita e coinvogente succedono in studio due o tre statuine che
non sanno di niente, e non sanno come dirlo. Ex calciatori, in giacca e
cravatta, che ripetono formule viete. Hanno sottomano gli allenatori, i
calciatori e non sanno farli parlare, ripetono il già sentito - solo un arbitro
sa dire quello che tutti hanno visto dell’arbitro. Se il calcio, come sembra, e
destinato alla tv, il calcio in tv deve essere malefico?
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