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domenica 5 maggio 2024

Ombre - 718

“Il Papa mi aiutò”, spiega Mario Monti a Cazzullo in una diffusa intervista sul “Corriere della sera” a proposito del suo governo nel 2011: “Ero angosciato dalla frattura che si era aperta tra la Germania, in particolare i bavaresi, e i popoli del Sud Europa, in particolare i greci e noi italiani. Gliene parlai, e Benedetto scrisse all’arcivescovo di Monaco, Reinhard Marx. Quell’intervento ebbe un certo effetto sulla Cdu tedesca e sulla Csu bavarese”. Le vie del Signore sono (in)finite.
 
Ma non c’era solo la Baviera, cioè l’istituto per la congiuntura di Monaco, diretto da Hans Werner Sinn, anti-italiano dichiarato, in combutta con Deutsche Bank, che aveva venduto Bot e Btp, lo aveva detto al “Financial Times”, e voleva ricomprarli per niente. Monti ha altro da dire: “Il “whatever it takes” di Draghi ci aiutò; ma non sarebbe bastata una frase a salvare l’euro e il nostro Paese, se non avessimo cambiato noi gli equilibri politici in Europa, togliendo l’assedio tedesco alla Bce”. Il “noi” è presuntuoso (a noi ci salvò Obama), ma perbacco: dunque, c’è stato un assedio tedesco alla Bce, contro l’Italia dopo la Grecia? Alla Bce di Draghi, in cogestione col debole Trichet (quelli della lettera contro l’Italia da loro stessi passata all’“Espresso”), e subito dopo.
 
Italia ultima in Europa per investimenti in infrastrutture, nelle chiare tabelle del “Sole 24 Ore”. Eccetto che per le fonti di energia alternative. Che finanziamo tutti, ricchi e poveri, con le sovratasse sui consumi di energia dette “oneri di sistema”. Senza controlli sugli esiti. Un (piccolo?) affluente della corruzione, per la quale invece siamo primi.
 
Un’Autorità per il calcio? È quella che ci manca. Anche le ragioni non mancano: sia il Covisoc, l’organismo della Federazione Calcio per il controllo dei bilanci, sia la cosiddetta giustizia sportiva sono al di sotto di ogni sospetto - i soli controlli contabili si fanno sulla Juventus, attraverso la Consob. Ma un’altra Autorità? Prodi le ha create, venticinque anni fa, per regolare il mercato, contro gli abusi, a protezione degli utenti\consumatori. Ma sono per lo più carrozzoni inutili, quale è il Garante per la Privacy, che non fa altro che moltiplicare i fogli inutili da firmare per qualsiasi atto, a raffica. O pericolose, come l’Ivass (assicurazioni) e l’Arera (energia) che si direbbe sono lì per favorire il “mercato”, il malaffare.
 
“Kiev, Macron sfida Mosca”: Perbacco! Ma non bisogna sottovalutare i presidenti francesi, per cinque anni si sentono dei Cesari, proprio, sul terreno militare. E già ci hanno inguaiato in Libia.
Della Russia si penserebbe che abbiano timore. Ma anche Napoleone vi si avventurò – non sapeva nemmeno bene quanto fosse grande, e che l’inverno ghiaccia.
 
“Giustizia, l’accordo”. Carriere separate per i magistrati “requirenti” e i magistrati “giudicanti”. Cin due Csm. E un’Alta Corte di Giustizia interamente dedicata ai magistrati. E crollano le resistenze: basta moltiplicare le poltrone.
 
“La città di Seul ha venti orchestre sinfoniche”, per musiche europee va aggiunto, “mentre noi, patria della musica, in alcune regioni – la Lucania, la Calabria, il Molise – non ne abbiamo nessuna. Però abbiamo caterve di conservatori che sfornano diplomati destinati ala disoccupazione”, Riccardo Muti, “Il Venerdì di Repubblica”. Una Repubblica senza (nemmeno) le banane.
 
Ville comunali, tra cui grandi parchi come villa Pamphili, chiuse a Roma per il Primo Maggio: il Comune non paga le spese dei volontari addetti alle aperture e chiusure (benzina e panini).  Perché? Perché i volontari delle aperture sono 5 Stelle, e il Comune è Pd. A Roma la sinistra si litiga anche gli stracci, quando si tratta di soldi.
 
Siamo ultimi nella Ue come tasso di occupazione totale (61,8 per vento), femminile (51 per cento) e giovanile 18-29 anni (33 per cento). Abbiamo poca voglia di lavorare. E non vogliamo altri (stranieri) che facciano il lavoro che non vogliamo.
 
Nelle more delle solite polemiche tra la neoscudettata Inter e la Juventus, “Tuttosport” ripubblica online documenti agghiaccianti del processo “Calciopoli” - in cui il club milanese non c’entra, ma forse no. C’entrano i Carabinieri, un colonnello Auricchio che nascose ai Procuratori di Napoli (o i Procuratori nascosero) le intercettazioni dell’Inter. Tutti promossi, il militare e i sostituti - diventati Procuratori Capo ipso facto (senza mai lavorare, attestava il loro Capo di allora Cordova - che tenteranno di far destituire dal Csm, ma questo non l’ottennero). Che giustizia.

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