Ombre - 718
“Il
Papa mi aiutò”, spiega Mario Monti
a Cazzullo in una diffusa intervista sul “Corriere della sera” a proposito del
suo governo nel 2011: “Ero angosciato dalla frattura che si era aperta tra la
Germania, in particolare i bavaresi, e i popoli del Sud Europa, in particolare
i greci e noi italiani. Gliene parlai, e Benedetto scrisse all’arcivescovo di
Monaco, Reinhard Marx. Quell’intervento ebbe un certo effetto sulla Cdu tedesca
e sulla Csu bavarese”. Le vie del Signore sono (in)finite.
Ma non c’era solo la Baviera, cioè l’istituto per la
congiuntura di Monaco, diretto da Hans Werner Sinn, anti-italiano dichiarato, in
combutta con Deutsche Bank, che aveva venduto Bot e Btp, lo aveva detto al “Financial
Times”, e voleva ricomprarli per niente. Monti ha altro da dire: “Il “whatever it takes” di Draghi ci
aiutò; ma non sarebbe bastata una frase a salvare l’euro e il nostro Paese, se
non avessimo cambiato noi gli equilibri politici in Europa, togliendo l’assedio
tedesco alla Bce”. Il “noi” è presuntuoso (a noi ci salvò Obama),
ma perbacco: dunque, c’è stato un assedio tedesco alla Bce, contro l’Italia
dopo la Grecia? Alla Bce di Draghi, in cogestione col debole Trichet (quelli
della lettera contro l’Italia da loro stessi passata all’“Espresso”), e subito
dopo.
Italia ultima in
Europa per investimenti in infrastrutture, nelle chiare tabelle del “Sole 24
Ore”. Eccetto che per le fonti di energia alternative. Che finanziamo tutti,
ricchi e poveri, con le sovratasse sui consumi di energia dette “oneri di
sistema”. Senza controlli sugli esiti. Un (piccolo?) affluente della
corruzione, per la quale invece siamo primi.
Un’Autorità per il
calcio? È quella che ci manca. Anche le ragioni non mancano: sia il Covisoc, l’organismo
della Federazione Calcio per il controllo dei bilanci, sia la cosiddetta giustizia
sportiva sono al di sotto di ogni sospetto - i soli controlli contabili si fanno sulla Juventus, attraverso la Consob. Ma un’altra Autorità? Prodi le ha create,
venticinque anni fa, per regolare il mercato, contro gli abusi, a protezione
degli utenti\consumatori. Ma sono per lo più carrozzoni inutili, quale è il Garante
per la Privacy, che non fa altro che moltiplicare i fogli inutili da firmare
per qualsiasi atto, a raffica. O pericolose, come l’Ivass (assicurazioni) e l’Arera
(energia) che si direbbe sono lì per favorire il “mercato”, il malaffare.
“Kiev, Macron sfida
Mosca”: Perbacco! Ma non bisogna sottovalutare i presidenti francesi, per cinque
anni si sentono dei Cesari, proprio, sul terreno militare. E già ci hanno
inguaiato in Libia.
Della Russia si penserebbe
che abbiano timore. Ma anche Napoleone vi si avventurò – non sapeva nemmeno bene
quanto fosse grande, e che l’inverno ghiaccia.
“Giustizia, l’accordo”.
Carriere separate per i magistrati “requirenti” e i magistrati “giudicanti”.
Cin due Csm. E un’Alta Corte di Giustizia interamente dedicata ai magistrati. E
crollano le resistenze: basta moltiplicare le poltrone.
“La città di Seul
ha venti orchestre sinfoniche”, per musiche europee va aggiunto, “mentre noi, patria
della musica, in alcune regioni – la Lucania, la Calabria, il Molise – non ne
abbiamo nessuna. Però abbiamo caterve di conservatori che sfornano diplomati
destinati ala disoccupazione”, Riccardo Muti, “Il Venerdì di Repubblica”. Una
Repubblica senza (nemmeno) le banane.
Ville comunali, tra cui grandi
parchi come villa Pamphili, chiuse a Roma per il Primo Maggio: il Comune non
paga le spese dei volontari addetti alle aperture e chiusure (benzina e panini). Perché? Perché i volontari delle aperture
sono 5 Stelle, e il Comune è Pd. A Roma la sinistra si litiga anche gli
stracci, quando si tratta di soldi.
Siamo ultimi nella Ue come
tasso di occupazione totale (61,8 per vento), femminile (51 per cento) e
giovanile 18-29 anni (33 per cento). Abbiamo poca voglia di lavorare. E non
vogliamo altri (stranieri) che facciano il lavoro che non vogliamo.
Nelle more delle solite
polemiche tra la neoscudettata Inter e la Juventus, “Tuttosport” ripubblica
online documenti agghiaccianti del processo “Calciopoli” - in cui il club
milanese non c’entra, ma forse no. C’entrano i Carabinieri, un colonnello Auricchio
che nascose ai Procuratori di Napoli (o i Procuratori nascosero) le intercettazioni
dell’Inter. Tutti promossi, il militare e i sostituti - diventati Procuratori Capo
ipso facto (senza mai lavorare, attestava il loro Capo di allora Cordova
- che tenteranno di far destituire dal Csm, ma questo non l’ottennero). Che
giustizia.
Nessun commento:
Posta un commento