Sesso memorabile, nel fango
Rivisto dopo trent’anni,
il film superpremiato di Jane Campion sorprende par la selettività del ricordo.
Racconta di coloni inglesi in Nuova Zelanda a metà Ottocento, affaticati, imbruttiti,
dalle poche, pochissime risorse, in un mondo di piogge, fango, assi e tronchi d’albero
per casa, attorniati da nugoli di Maori chiacchieroni e ridanciani, dall’umore
costante anche nelle avversità. Di un colono abbandonato dalla moglie, e di un
altro che ha sposato per procura una vedova di cui nulla sa. Racconta di un
mondo grigio, sradicato, primitivo (violento). Ma si rivede - classificato peraltro
dall’emittente come “romance” - sulla memoria di un amplesso, due amplessi che
fecero epoca. Filmati da Campion con luci e tagli d’immagine, di Holly Hunter e
Harvey Keitel, da restare indelebili nella memoria – un minuto, due minuti,
sulle due ore e passa di film? Sulle note di Nyman, il maggior compositore americano
di fine Novecento, sul tema conduttore del film, che il compositore dice “The
Heart asks Pleasure First”, il cuore vuole il piacere.
Il ricordo è
selettivo, ma quanto?
Jane Campion, Lezioni
di piano
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