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Cronache dell’altro mondo – sovraniste (276)
“Mai sfondato nel mercato in lingua
anglosassone”, lamenta Sveva Casati Modigliani sul “Corriere della sera”,
intervistata da Roberta Scorranese per la serie “L’ultimo libro”, sul futuro
del libro e della scrittura - per “anglosassone” intendendo evidentemente il
mercato di lingua inglese.
“Secondo il mio editore”, spiega, “cioè
Sperling, il mercato americano tutela i suoi scrittori di best-seller. E cosi
oggi noi, per esempio, possiamo leggere la bravissima Danielle Steel tradotta
in italiano, ma non permettono a un’autrice italiana da milioni di copie di sbarcare
da loro”.
Un sovranismo letterario? “Lo chiami
come vuole. Io so che, prima di morire, uno storico capo della Sperling aveva
in progetto di aprire un ufficio a New York e pubblicare direttamente lì i miei
libri”.
Quello
che hanno fatto Sandro Ferri e Sandra Ossola (e/o) per “Elena Ferrante”. Che in
effetti è stata per due anni la dominatrice delle classifiche Usa.
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