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E adesso, povero Elkann – 2
Ha licenziato l’allenatore della sua squadra di
calcio, Juventus, “per giusta causa”. Ma due giorni dopo, per evitare il giudice,
che gli avrebbe dato torto, si è impegnato per una buonuscita.
Lo stesso giorno, ieri, che i quadri che la nonna
gli aveva regalato sono riapparsi: non erano preda di ladri e ricettatori, ma in
Italia, in possesso suo e dei fratelli - e sono dei falsi (eccetto uno).
L’image building di John Elkann, l’Ingegnere,
fatica. Benché sia influente – possiede anche il gruppo editoriale “la
Repubblica”. E si trascura il fatto che è un evasore fiscale, con la residenza
fittizia in Olanda. Lo stesso processo che sua madre gli ha intentato è per
evasione fiscale.
Ha licenziato l’allenatore perché gli ha salvato,
da solo, per due anni di fila, la squadra e la reputazione. Senza mai
sostituirgli i calciatori infortunati o drogati. E quindi gli dava ombra. Da mesi
ne cercava un sostituto, con incontri al ristorante. Che non sembra cosa vispa,
oltre che sleale – la squadra non ha più giocato.
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