Fare quello che non si farebbe
Un aneddoto semplice per una situazione complessa. Una donna caduta nell’inerzia,
e per questo abbandonata dal coniuge, viene confrontata con durezza dalla psicologa
della Asl, cui si è rivolta per aiuto. È una psicoterapeuta
cognitivo-comportamentale, e quindi vuole che lei faccia ogni settimana una
cosa – “per dieci minuti” – che non ha e non avrebbe mai fatto. Insomma, vuole scuoterla.
Anche a costo di indurla a trasgressioni.
È un un aneddoto da commedia – le trasgressioni cui la donna si lascia
andare lo sono, perfino pecorecce. Ma Tognazzi si attiene al racconto di Chiara
Gamberale dall’omonimo titolo. Di una lunga sofferenza, senza una causa precisa
da rimuovere, e senza appigli a cui agganciarsi – eccetto una sorella-non sorella
(avuta dal padre, tanto sollecito, di nascosto dalla madre).
La resa però è diversa. Alla lettura coinvolge. Anche perché è (o si
legge come) testimonianza forse di un’esperienza personale, del matrimonio della
stessa scrittrice con Emanuele Trevi. Mentre nel film è solo lenta, e anche slegata,
al montaggio. Coinvolge anche il film, ma come un’occasione sprecata.
Maria Sole Tognazzi, Dieci minuti, Sky Cinema
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