Giallo curioso
“The Mistery Reader
Companion” è il sottotitolo: notizie, curiosità e divagazioni sui romanzi e film
gialli - l’autrice di “Anonima assassine” aveva cominciato con il nucleo centrale
del genere, a lungo prettamente maschile. Un must per i cultori del genere,
anche per i semplici curiosi. Oltre che un libro da collezione – eccessivamente
bello per la quotazione attuale del mercato librario.
Irlandese di
origine, l’autrice è la prima libraia che ha aperto negli Stati Uniti e gestito
una libreria specializzata nei gialli – di librerie del genere ce ne sono state
altre, ma tenute da librai – negli anni 1970-1990.
“Murder Ink”
era la sua liberia, a Manhattan, Upper West Side, il quartiere residenziale
intelletuale di New York tra il Central Park e il fiume Hudson. La aprì nel
1972, la cedette nel 1976 (la libreria vivrà, vagando per Manhattan, fino al 2006),
e ne aprì un’altra a Key West in Florida – che animava anche con spettacoli
gialli.
Col volume Winn
ha vinto il premio Edgar (Wallace) della Mistery Writers Association degli
Stati Uniti. “Anonima Assassine”, sottotitolo “La parte migliore del giallo”,
seguì nel 1979.
Un volume molto
illustrato, molto curioso. Non di cose già note. C’è un tè con Frederic Dannay,
il cugino sopravvissuto del binomio noto com Ellery Queen. Un’intervista è con
Donald Downess, un romnziere che era un ex spia dell’Oss, il bozzolo della Cia:
Downess aveva risposto a un annuncio a pagamento di Dilys Winn sulla piccola
pubblicità del “New York Times”, che invitava chiunque avesse voglia di parlare
di spionaggio di prendere contatto con lei.
Dilys Winn, Anonima Assassini, Milano Libri,
pp. 522, ill., ril. € 10 online
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