Cerca nel blog

mercoledì 5 giugno 2024

Occidente in maschera in Normandia

Gli ottanta anni dello sbarco di Normandia, dell’inizio della liberazione dell’Europa da Occidente (ma questo inizio non si era avuto un anno prima, con lo sbarco in Sicilia, che non si commemora?), sono dominati dal mancato invito alla Russia a partecipare. La geografia politica è mutata: è invitato il presidente ucraino Zelensky, di un paese e una popolazione che in guerra furono a fianco di Hitler, con speciale ferocia – in Toscana e nel Veneto se li sono ricordati a lungo. Mentre è esclusa la Russia, perché ha fatto guerra all’Ucraina. Che l’Occidente aveva già eletto a suo baluardo.
È un Occidente volubile, e vulnerabile, quello che si celebra domani. Lo sbarco a lungo non fu celebrato, la Francia non gradiva dirsi liberata dagli anglo-americani – gli anglosaxons di molte intemerate, politiche e sociali (giornalistiche e comuni, di costume, alimentazione, mentalità). La celebrazione decennale è stata istituita da Mitterrand, nel 1984, per i 40 anni – come un modo per riaffermare la sua signoria sull’Europa, invitandovi anche la Germania del suo grande amico Kohl. E naturalmente la Russia – Putin presiederà alle celebrazioni dei sessanta e dei settanta anni dello sbarco, nel 2004 e nel 2014 (malgrado la Crimea).
La Francia è stata di fatto fuori dalla Nato, dall’organizzazione militare, dal 1966 al 2009.
La stessa Francia prima aveva invitato la Russia per l’ottantesimo, poi ha detto di no, e ha invitato Zelensky. Un invito che può essere più in armonia con lo scopo dichiarato della Nato, organizzazione difensiva. Ma il gradasso non è solo una maschera francese.

Nessun commento: