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giovedì 27 giugno 2024

I somari in commissione

Non ci può non plaudire al vaffa di Livia Conchetto a Venezia, maturanda al classico  e “promessa dell’atletica”, e delle sue compagne alla commisione d’esame che si è permessa di fare “un’altra” versione di Platone, o lo pseudo-Platone. Una delle tante commissioni che sanzionano “il vero greco”, che come si sa non esiste. E senza avere insegnato alle classi ora maturande, nei due anni di ginnasio e di covid, gli strumenti per fare la “vera” versione dal greco. La grammatica insegnata bene, con tutte le forme verbali irregolari, specie i verbi. A memoria - come si fa altrimemti a collegare opsomai a orao?
Questa maturità sarà stata l’esame di stupidità delle commissioni, dei quattro giuduci con superficiali rudimenti di didattica moderna. La stessa per cui due generazioni ormai non sanno fare addizioni e sottrazioni a due cifre, le vecchie operazioni semplici, e la moglie del giornalaio deve usare la macchinetta per dare il resto di 5 euro.
Negli anni 1980 all’Hilton di New York fu impossibile avere la mattina un cambio di biglietto aereo per Roma, partenza la sera tardi, da economica (non c’era posto) a prima – “deve ritornare nel pomeriggio”. All’obiezione “ma mi rovina la giornata”, l’addetta scoppiando in lacrime: “Io sacrifico la mia pausa pranzo per comprare le pile della macchinetta” . Non sapeva fare la sottrazione, dalla tariffa di prima sottrarre l’economica già pagata.
Allora, la cosa restava memorabile. Oggi all’esame di Storia contemporanea a Scienze Politiche l’esaminando – purtroppo esaminanda – può rispondere che Hitler era il presidente del Sudafrica. O che Garibaldi combatté per l’Italia nata dalla Resistenza. E alla domanda “mi dica almeno il nome di un paese slavo in Europa”, avere per risposta, dopo lunga ponderazione, “New Delhi”. 

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