sabato 1 giugno 2024

Il vuoto nello splendore – o di Roma Nord

Uno spaccato di Roma Nord. Quasi sociologico, malgrado l’aura poetica: l’amicizia, i caratteri esagerati (i genitori riusciti e falliti, cioè scontenti, inutili, psicologo, scrittore, giornalista, il mafioso intelligente tenero, il buttafuori nella discoteca-fumoir, nuovissima bestia urbana), le albe, i tramonti, i cieli aperti e le acque limpide, guardando la valle del Tevere. Che è un quartiere, o meglio una serie di quartieri, che fanno mondo a sé, effettivamente distinti dal resto della città, sia che l’approccio avvenga da Nord, dall’autostrada, dalla Cassia, dalla Flaminia, sia che venga dal cuore della città, all’altezza più o meno della Marina sul lungotevere e di Porta Pinciana. È una narrazione, come vuole il regista, del desiderio di sentirsi vivi. Enea sopravvive, ma non è il traghettatore di Virgilio, nulla ne nasce.
Un progetto ambizioso, prodotto da Mieli e Guadagnino. Uno spaccato in realtà di un mondo devastato. Per questo memorabile. Compresi gli ambienti. I ristoranti stellati. Le case con giardino. E le discoteche sovraeccitate. Un mondo di oneupmanship fini a se stesse, insignificanti, inutili- nemmeno tanto distruttive. Il racconto resta come illustrazione del falso, del vuoto.   
Pietro Castellitto,
Enea
, Sky Cinema, Now


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