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La sinistra è per bene
Sul milione e
600 mila italiani all’estero col diritto di voto, è andato a votare il 7,14 per
cento. Diciamo centomila persone. Per le quali erano stati allestiti 2.600 seggi.
Hanno votato
a maggioranza a sinistra. Il 30 per cento per il Pd, uno su tre. Meloni segue
distanziata, uno su cinque. Alla pari quasi, un solo punto e mezzo in più, con
l’Alleanza Verdi Sinistra Italiana.
La sinistra
ha sfiorato il 50 per cento di questi italiani all’estero. Mettendo a sinistra
anche i 5 Stelle va al 55 e oltre.
Il voto degli
italiani all’estero, voluto strenuamente dal vecchio Msi, da Mirko Tremaglia di Bergamo volontario di Salò non pentoto ne ha tradito gli eredi?
Tanto più che ai votanti a sinistra bisogna aggiungere le troppe schede
bianche, 5 mila – su 118 mila voti espressi: cinquemila che si sono scomodati per
dire che la situazione non gli piace.
La presunzione
è che a votare per le Europee siano stati gli italiani all’estero recenti, in
Europa o negli Stati Uniti, la cosiddetta emigrazione intellettuale. Il voto all’estero
si collegherebbe allora a quello degli studenti fuori sede nelle università. Uno
su due dei 19 mila che hanno votato ha scelto i Verdi-Sinistra. La sinistra è
fortissima nel ceto intellettuale-professionale.
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