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Le destre alla presa della Bastiglia
Sarà un 14 luglio delle destre in
Francia. Numerose come non mai, sono almeno tre, Rassemblement National ex Le
Pen, Réconquête di Zemmour, e la costola di Réconquête strappata da Marion (Le
Pen) Maréchal, e popolari. In realtà sono molte di più, perché i macroniani e i
neo-gollisti (ora Repubblicani) sono anche loro destre, ma nel cosiddetto “pensiero
unico” non lo sono – sbiancati probabilmente da legami sotterranei.
Il 14 luglio probabilmente l’onda si attenuerà.
È il secondo turno, quello dei ballottaggi, e l’avanzata radicale sarà attenuata
dagli apparentamenti – tutti contro le Le Pen. Ma il probabile “fronte repubblicano”
al secondo turno non può cancellare l’ondata del primo turno, il 30 giugno.
Nel mezzo ci sarà stato anche l’exploit
delle destre in Gran Bretagna. Dove perderanno le elezioni, ma perché c’è troppa
destra, in gara. Cioè divisa, il che nel sistema elettorale uninominale a un
solo turno inevitabilmente favorirà i laburisti, il terzo incomodo. In Gran Bretagna
ci sono i Conservatori, ancora al governo, con un’opposizione anche di destra, il
partito Reform di Farage¨: tre britannici su cinque, e forse due su tre.
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