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martedì 18 giugno 2024

Le Pen gollista

Migliora il richiamo del neo-costituito Fronte Popolare in Francia contro il Rassemblement National, ma non ancora nella misura, secondo i sondaggi e gli analisti, di recuperare la sbandata a destra dell’elettorato francese alle Europee. Anche scontando gli apparentamenti e le altre possibili alchimie del secondo turno. Mentre migliora il rating  del Rassemblement National, come ora si chiama il partito di Marine Le Pen, quale erede del gollismo – che in Francia è memoria intoccabile e taumaturgica. Sarebbe questa la ragione per cui una parte dei Républicains, il partito gollista, fa campagna elettorale con Le Pen. 
Da una parte Marine Le Pen e il suo candidato primo ministro Bardella prendono le distanze dalla Russia, di cui finora hanno sostenuto le ragioni nella guerra all’Ucraina: “La proposta che abbiamo sempre sostenuto non teneva conto dell’andamento della guerra”. In linea col disimpegno altero dalle cause altrui che era il segno del gollismo.
Gli analisti sottolineano ora che le zone di radicamento del Rassemblent (che, va aggiunto, evoca il nome voluto per il suo movimento da De Gaulle nel 1947, Rassemblement du Peuple Français, per opporsi alla deriva partitocratica della Quarta Repubblica appena nata), cioè il Nord e l’Est della francia, col Sud-Est, l’asse Marsiglia-Nizza, era a suo tempo gollista in larga misura. E del Rassemblement l’elettorato in genere apprezzerebbe il compromesso, molto gollista, di Stato forte e libertà di mercato, dalle pensioni agli immigrati.

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