domenica 9 giugno 2024

Ombre - 723

Siamo andati a votare il Parlamento europeo sapendo che il voto non conta. Il Parlamento si governa con una maggioranza di “Grande Coalizione”, di Popolari e Socialisti” con un’appendice, non qualificante, giusto per fare i numeri, di Liberali, o Verdi - o, nella legislatura terminata, 5 Stelle. Le destre sono fuori gioco, e in Italia questo conta – l’affluenza supera il 40 per cento solo perché si vota in moltissimi comuni, in una dozzina di città e alla Regione Piemonte.
 
La fusione Ita-Lufthansa fa bene ai consumatori, spiega non richiesto il direttore della Iata, l’associazione delle linee aeree, ex amministratore delegato di Iag, il raggruppamento di British Airways, Iberia, Aer Lingus e Vueling, tutte a suo tempo fallite e con la fusione prosperose. Dunque non è vero ciò che obietta Bruxelles, che non vuole Ita-Lufthansa. Perché? Perché la commissaria europea alla Concorrenza Vestager, che perderà il posto lunedì, ne ha già uno promesso in Air France-Klm, “il più grande gruppo aereo europeo”?
 
Nelle quattro ore su Rai 1 della festa per l’opera italiana all’Arena di Verona s’inquadra spesso il presidente Mattarella. Solo con la figlia. Qualche volta l’obiettivo si allarga su Larussa, presidente leghista del Senato, da un lato. Un paio di volte fino a Fontana, veronese, altro leghista, presidente della Camera. Alla sinistra di Larussa c’è Meloni, che non è mai inquadrata - solo, fuggevolmente, quando Muti invita alla concordia. Non si sa se apprezzare l’equanimità l’eunimità Rai, essendo Meloni in campagna elettorale. O vedervi la Rai democristiana di sempre, che taglia i possibili competitor.
 
Dunque, Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik” o “Diablo”, pregiudicato romano capo degli “ultras” Lazio e del traffico di droga, era intercettato nel 2018. Senza esito, se era rimasto a piede libero e a Ferragosto dell’anno dopo assassinato mentre sedeva su una panchina nel parco. Dopo sei anni una conversazione spunta dalla massa delle intercettazioni, in cui l’addetto stampa di un ministro, all’epoca animatore di una piccola radio laziale, fa il laziale anti-ebreo (i tifosi romani, anche i romanisti, vogliono “ebrei” gli avversari, che destinano “ai forni”). Riprovevole. L’addetto stampa. E l’intercettazione? E la ricerca puntigliosa, nella massa delle intercettazioni? C’è da tremare, sia che si tratti di giudici, o di poliziotti o carabinieri. Specie se non lo fanno peer denaro. 
 
“Cinque studenti maturandi del liceo Visconti, il miglior classico della Capitale secondo la classifica Eduscopio, hanno redatto e attaccato alla porta di una classe una «lista delle conquiste»”: i nomi di trenta ragazze, dalla prima alla quinta, con cui hanno avuto una qualche relazione. Maturandi, quindi diciottenni. Del “miglior liceo della Capitale”. La scuola non è maestra di vita, al più di latino e greco. I teen-agers sono sopravvalutati, soprattutto quando scendono in piazza, una\due volte a settimana, per non andare a scuola, se a diciott’anni sono cretini.
 
Si è creato cinquant’anni fa il fenomeno teen-ager come mercato, per promuovere prodotti e acquisti in una fascia di mercato considerevole, di cinque-sei classi di età. Con una pubblicistica apposita, poi sostituita da appositi social. Faceva parte di questa promozione l’imbonitura sul ruolo pubblico dei teen-ager, in manifestazioni e proclami: le nuove generazioni, la voce dell’innocenza, il futuro, tutte le scemenze possibili. Mentre sono le persone incerte e apodittiche di sempre, quando si chiamavano adolescenti.
 
L’ex senatore Pellegrino del Pci, presidente nel 1992 della Giunta per le immunità del Senato, a Verderami, sul “Corriere della sera”. “Mani Pulite non tendeva a colpire la corruzione amministrativa ma il finanziamento irregolare della politica, per svuotare di forza i partiti.  Tutti i partiti… E per realizzare così il primato del potere giudiziario”. Era stato Borrelli “di fatto, a teorizzarlo in un’intervista: aveva detto che se l’Ottocento era stato il secolo del Parlamento e il Novecento quello degli esecutivi, non escludeva che il secolo seguente avrebbe potuto essere il secolo della giurisdizione”.
 
Non solo delle multe stradali, la giunta Gualtieri a Roma ha anche il record delle addizionali comunali, le più alte d’Italia. Non si sapeva – si sapeva ovviamente dell’aumento, ma non di essere al top: le cronache romane, non si sa perché, debbono essere “de sinistra”. Ma la cosa infine si è saputa. La sinistra vuole essere “pubblicista”, cioè tassaiola? Ma dove vanno questi soldi non si vede. Nemmeno ai pasti per i poveri cristi, alla Caritas.
 
Roma è una città di destra che vota, alle comunali, a sinistra. Specie nei quartieri più borghesi, di Roma Nord – borghesi nel senso deteriore. C’è una confluenza d’interessi, appalti, nomine, carriere?
 
Che fine avrà fatto la flotta europea della missione Aspides, comandata dall’Italia, nel Mar Rosso contro gli Huthi? Dal mar Rosso passano ogni anno 24 mila navi. Quante ne hanno intercettato questi Huthi, di cui una sola immagine esiste? Certo, tutto è rincarato a causa loro – si è anche raccontato che le navi fanno il giro del Capo di Buona Speranza, la circumnavigazione dell’Africa (ma dando l’impressione di non sapere di latitudini e longitudini, né di come è fatta l’Africa, che pure è lì davanti). Giornalismo storytelling?
 
Free speech nei giornali e i tg italiani sull’appropriazione dei depositi e investimenti monetari e finanziari russi in America e nella City. Non si sa più se per stupidità o per aiutare i servizi nelle false notizie. Gli Stati Uniti, il Paese più indebitato al mondo, resterebbero in mutande, cinesi, indiani, latinoamericani di corsa ritirerebbero gli investimenti. Ci sono anche norme di diritto internazionale.  
 
Si fa scandalo della proposta di reintroduzione del redditometro. Da parte della sinistra. Di un’Agenzia delle Entrate che controlli chi ha macchina da 100 mila euro, barca, e magari aereo privato e non paga Irpef. “È stato inefficace”, si dice. Che non è una ragione buona. Se l’Agenzia delle Entrate non diventa minimamente efficace negli accertamenti, e la Guardia di Finanza non fa di più – solo un poco di più basterebbe. Invece di perdere tempo con gli scontrini, con l’agente appostato all’uscita dal negozio. P.es., i milioni di persone che da decenni fanno milioni con i bed&breakfast senza pagare niente: i loro introiti (tariffe, occupancy) sono propagandati su Internet, tramite Air B&B e singolarmente, basterebbe cliccare.
 
Il b&b è probabilmente il maggior settore “industriale” in Italia. Solo Airbnb dichiara di fatturare 7,5 miliardi in Italia. Altrettanto (ma molto di più) è da considerare il fatturato dei b&b fuori dal circuito. Solo il fisco non se n’è accorto – e non se ne accorge nemmeno dopo tassa, irrisoria, decretata dal governo – quisquilie, direbbe Totò.

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