Ombre - 723
Siamo andati a votare il
Parlamento europeo sapendo che il voto non conta. Il Parlamento si governa con
una maggioranza di “Grande Coalizione”, di Popolari e Socialisti” con un’appendice,
non qualificante, giusto per fare i numeri, di Liberali, o Verdi - o, nella
legislatura terminata, 5 Stelle. Le destre sono fuori gioco, e in Italia questo
conta – l’affluenza supera il 40 per cento solo perché si vota in moltissimi
comuni, in una dozzina di città e alla Regione Piemonte.
La fusione Ita-Lufthansa
fa bene ai consumatori, spiega non richiesto il direttore della Iata,
l’associazione delle linee aeree, ex amministratore delegato di Iag, il
raggruppamento di British Airways, Iberia, Aer Lingus e Vueling, tutte a suo
tempo fallite e con la fusione prosperose. Dunque non è vero ciò che obietta
Bruxelles, che non vuole Ita-Lufthansa. Perché? Perché la commissaria europea
alla Concorrenza Vestager, che perderà il posto lunedì, ne ha già uno promesso
in Air France-Klm, “il più grande gruppo aereo europeo”?
Nelle quattro ore su Rai
1 della festa per l’opera italiana all’Arena di Verona s’inquadra spesso il
presidente Mattarella. Solo con la figlia. Qualche volta l’obiettivo si allarga
su Larussa, presidente leghista del Senato, da un lato. Un paio di volte fino a
Fontana, veronese, altro leghista, presidente della Camera. Alla sinistra di
Larussa c’è Meloni, che non è mai inquadrata - solo, fuggevolmente, quando Muti invita alla concordia. Non si sa se apprezzare l’equanimità
l’eunimità Rai, essendo Meloni
in campagna elettorale. O vedervi la Rai democristiana di sempre, che taglia i
possibili competitor.
Dunque, Fabrizio
Piscitelli, detto “Diabolik” o “Diablo”, pregiudicato romano capo degli
“ultras” Lazio e del traffico di droga, era intercettato nel 2018. Senza esito,
se era rimasto a piede libero e a Ferragosto dell’anno dopo assassinato mentre
sedeva su una panchina nel parco. Dopo sei anni una conversazione spunta dalla
massa delle intercettazioni, in cui l’addetto stampa di un ministro, all’epoca animatore
di una piccola radio laziale, fa il laziale anti-ebreo (i tifosi romani, anche
i romanisti, vogliono “ebrei” gli avversari, che destinano “ai forni”). Riprovevole.
L’addetto stampa. E l’intercettazione? E la ricerca puntigliosa, nella massa delle
intercettazioni? C’è da tremare, sia che si tratti di giudici, o di poliziotti
o carabinieri. Specie se non lo fanno peer denaro.
“Cinque studenti
maturandi del liceo Visconti, il miglior classico della Capitale secondo la
classifica Eduscopio, hanno redatto e attaccato alla porta di una classe una
«lista delle conquiste»”: i nomi di trenta ragazze, dalla prima alla quinta,
con cui hanno avuto una qualche relazione. Maturandi, quindi diciottenni. Del
“miglior liceo della Capitale”. La scuola non è maestra di vita, al più di latino
e greco. I teen-agers sono
sopravvalutati, soprattutto quando scendono in piazza, una\due volte a
settimana, per non andare a scuola, se a diciott’anni sono cretini.
Si
è creato cinquant’anni fa il fenomeno teen-ager come mercato, per promuovere
prodotti e acquisti in una fascia di mercato considerevole, di cinque-sei classi
di età. Con una pubblicistica apposita, poi sostituita da appositi social. Faceva
parte di questa promozione l’imbonitura sul ruolo pubblico dei teen-ager,
in manifestazioni e proclami: le nuove generazioni, la voce dell’innocenza, il
futuro, tutte le scemenze possibili. Mentre sono le persone incerte e
apodittiche di sempre, quando si chiamavano adolescenti.
L’ex senatore Pellegrino
del Pci, presidente nel 1992 della Giunta per le immunità del Senato, a
Verderami, sul “Corriere della sera”. “Mani Pulite non tendeva a colpire la
corruzione amministrativa ma il finanziamento irregolare della politica, per
svuotare di forza i partiti. Tutti i
partiti… E per realizzare così il primato del potere giudiziario”. Era stato
Borrelli “di fatto, a teorizzarlo in un’intervista: aveva detto che se
l’Ottocento era stato il secolo del Parlamento e il Novecento quello degli
esecutivi, non escludeva che il secolo seguente avrebbe potuto essere il secolo
della giurisdizione”.
Non solo delle multe
stradali, la giunta Gualtieri a Roma ha anche il record delle addizionali
comunali, le più alte d’Italia. Non si sapeva – si sapeva ovviamente dell’aumento,
ma non di essere al top: le cronache romane, non si sa perché, debbono
essere “de sinistra”. Ma la cosa infine si è saputa. La sinistra vuole essere
“pubblicista”, cioè tassaiola? Ma dove vanno questi soldi non si vede. Nemmeno ai
pasti per i poveri cristi, alla Caritas.
Roma è una città di
destra che vota, alle comunali, a sinistra. Specie nei quartieri più borghesi,
di Roma Nord – borghesi nel senso deteriore. C’è una confluenza d’interessi,
appalti, nomine, carriere?
Che fine avrà fatto la
flotta europea della missione Aspides, comandata dall’Italia, nel Mar Rosso contro gli Huthi? Dal mar
Rosso passano ogni anno 24 mila navi. Quante ne hanno intercettato questi
Huthi, di cui una sola immagine esiste? Certo, tutto è rincarato a causa loro –
si è anche raccontato che le navi fanno il giro del Capo di Buona Speranza, la circumnavigazione
dell’Africa (ma dando l’impressione di non sapere di latitudini e longitudini,
né di come è fatta l’Africa, che pure è lì davanti). Giornalismo storytelling?
Free speech nei
giornali e i tg italiani sull’appropriazione dei depositi e investimenti
monetari e finanziari russi in America e nella City. Non si sa più se per stupidità
o per aiutare i servizi nelle false notizie. Gli Stati Uniti, il Paese più
indebitato al mondo, resterebbero in mutande, cinesi, indiani, latinoamericani di
corsa ritirerebbero gli investimenti. Ci sono anche norme di diritto
internazionale.
Si fa scandalo della
proposta di reintroduzione del redditometro. Da parte della sinistra. Di un’Agenzia
delle Entrate che controlli chi ha macchina da 100 mila euro, barca, e magari
aereo privato e non paga Irpef. “È stato inefficace”, si dice. Che non è una
ragione buona. Se l’Agenzia delle Entrate non diventa minimamente efficace
negli accertamenti, e la Guardia di Finanza non fa di più – solo un poco di più
basterebbe. Invece di perdere tempo con gli scontrini, con l’agente appostato
all’uscita dal negozio. P.es., i milioni di persone che da decenni fanno milioni
con i bed&breakfast senza pagare niente: i loro introiti (tariffe, occupancy)
sono propagandati su Internet, tramite Air B&B e singolarmente, basterebbe
cliccare.
Il b&b è
probabilmente il maggior settore “industriale” in Italia. Solo Airbnb dichiara
di fatturare 7,5 miliardi in Italia. Altrettanto (ma molto di più) è da
considerare il fatturato dei b&b fuori dal circuito. Solo il fisco non se n’è
accorto – e non se ne accorge nemmeno dopo tassa, irrisoria, decretata dal
governo – quisquilie, direbbe Totò.
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