La scoperta della destra
Francesco Merlo fa nella posta di
“Repubblica” un elenco corposo, in poche righe, delle forze politiche di
destra, qualcuna anche al govero, tutte ancora democratiche, ma minacciose di
un certo modo di essere dell’Occidente: “Il capoccia è Trump. Poi c’è il mattoide
argentino Milei. Un vero nazi, ma nascosto, è l’austriaco Herbert Kield.
Incendiario è l’olandese Geert Wilders. Marine Le Pen è la patriota putiniana
francese. In Germania l’ariana Alice Weidel, populista e razzista, sembra
uscita dal Tingeltangel di Weimar. Una serpe in seno all’Europa è l’autocrate
ungherese Orbàn. Inquietante rimane l’ex
premier polacco Jaroslaw Kaczynski. Tra il folklore e la violenza si muove il
neofranchista spagnolo di Vox Santiago Abascal. Ci sono ancora il nazionalista
svedese Jimmie Åkesson, erede dei neonazisti e capo del secondo partito, che
appoggia il governo senza farne parte, e Andrej Babis, il “Babisconi”
miliardario della Repubblica ceca”.
Confrontata con gli anni 1930, quando di
destra erano una ventina di governi, non di partiti, solo in Europa, questa è una destra
ancora contenuta. Ma anche oggi, come allora, le democrazie non si chiedono
come mai queste derive – il sottinteso è che gli elettori siano bastardi, una nuisance. Mentre è, sarebbe, semplice: è il
fallimento del mercato, col reddito in contrazione (lo ha scoperto perfino la
Banca d’Italia), anzi con paghe minime, e non da ora, da trent’anni più o meno.
Dopo la liquidazione in massa di un paio di milioni di lavoratori, prepensionati
o semplicemente licenziati (questo la Banca d’Italia lo aveva
calcolato, nel 1997, ma allora c’era Antonio Fazio, un disturbatore, presto cacciato
con disonore).
A
lungo questo non si è potuto dire. La sinistra, del mercato vessillifera (liberalizzazioni,
privatizzazioni, grandi spazi, grandi interessi), si riteneva al potere per
diritto divino, tramite il pianista Borrelli. Ma ora?
I Tingeltangel di Weimar sono, erano,
locali bavaresi, un po’ fumosi, che Karl Valentin, cabarettista apprezzato da
Brecht come da Hesse, animava – un’esperienza da cui Adelphi ha tratto un
volumetto.
Meloni non è inclusa nella lista: “È tra
coloro che sono sospesi”. L’elenco è introdotto da una considerazione:
“L’internazionale dell’estrema destra è davvero una combriccola di brutti e
cattivi”.
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