giovedì 18 luglio 2024

Le Grandi D del credito tedesco, defunte

Nelle memorie (non tradotte, benché romanzesche), piene di episodi di grande richiamo, “Confessions of «The Old Wizard»” in inglese, Hjalmar Schacht, il banchiere centrale che salvò la Germania dalla catastrofe monetaria negli anni 1920,  e poi una decade dopo, trova il suo primo lavoro fisso, dopo una lunga esperienza da giornalista economico, “in una delle grandi banche «D»”. Erano la Deutsche Bank, fondata e presieduta da George von Siemens, la Dresdner, la Darmstadt (che poi si fuse con la la Nationalbank prendendo il nome di Danat, per finire nel 1931 nella Dresdner), e la Diskonto.
Schacht veniva da una lunga collaborazione con  von Siemens, che non sapeva nulla di banca (carta e denaro per lui non facevano differenza), fino alla sua morte nell’ottobre 1901. Poi aveva ricevuto inviti da parte del principe Ernst Günther dello Schleswing-Holstein, fratello dell’imperatrice Auguste Viktorikia, quindi cognato dell’imperatore Guglielmo II, come amministratore dei suoi interessi. E da Emil Rathenau, della Aeg, la società elettrica. Scelse la Dresdner come la più vivace intellettualmente.
Tre delle quattro “grandi D” non esistono più. Ultima a scomparire è stata Dresdner, rilevata nel 2002 da Allianz, in forma di salvataggo. Poi incorporata, nel 2009, nella Commerzbank – una fusione per rianimare Commerzbank, che però non ne ha ricavato beneficio. Resiste solo Deutsche. Con la neo-costituita Dz-Bank, la centrale delle banche cooperative (oltre 900).
Oggi Unicredit è la quarta o quinta più grande banca tedesca per valore degli attivi (Bilanzsumme). La seconda di fatto, togliendo dalla classifica Kfw, la Cdp tedesca, e Dz-Bank. Mentre Commerzbank, classificata poco sopra Unicredit, è da un venticinquennio in crisi, secondo tutti i parametri Bce, e alla ricerca di un partner che ne assicuri la sopravvivenza (in questa veste si è parlato di Generali, e poi anche di Unicredit). Alla pari da qualche mese con JpMorgan Europe (specializzata nella collocazione dei più fallimentari fondi d’investimento….), e con la banca regionale del Baden-Württemberg.  

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