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sabato 6 luglio 2024

Ma a Parigi il governo non sarà di Le Pen

Su  577 seggi parlamentari in Francia solo 76 sono stati vinti al primo turno. Di questi 38 lepenisti.
I lepenisti sono la metà degli eletti con più del 50 per cento, ma sono solo 38. Domani al secondo turno vincono le “desistenze”, gli accordi fra fra due o tre candidature ammesse al ballottaggio per favorirne una. Nessuno ha fatto desistenza a favore del Rassemblement National, del partito lepenista.
Si parla tanto di trionfo, e di Le Pen al governo a Parigi, che si mette in braccio a Putin, e fa crollare le Borse. Ma domani parte sfavorita. Si sono fatti 218 accordi di desistenza. Ma quasi tutti fra macroniani e Fronte Popolare – qualcuno fra le componenti del Fronte, che è variegato. Se i macroniani e i frontisti andanno a votare – e ci andranno, sono molto motivati - è questo fronte che avrà vinto domani sera, non Marine Le Pen.
Il fatto è talmente accertato - temuto- che Macron, dopo le desistenze,  si è affrettato a precisare che non ci sarà un governo di sinistra lunedì. Si è affrettato giovedì, lunedi aveva chiamato al “fronte unico contro la destra”.
Presidente della Repubblica, Macron è preoccupato di assicurare la stabilità (credibilità) finanziaria della Francia. E del resto i macroniani sono di destra anche loro, anche se si vogliono liberali e non nazionalisti. Né ha lasciato insensibile Macron la richiesta, già emersa nel Fronte Popolare, di dare le dimissioni per rifare subito le presidenziali – col Fronte Poplare ancora caldo, e Macron non rieleggibile.

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