Menano
i tedeschi, organizzatori dell’Europeo, nei primi minuti, per impedire alla
Spagna la solita partenza fulminea, ai polpacci, alle caviglie, ai piedi, e
niente ammonizioni. Al 7’ esce il primo spagnolo acciaccato, e niente. Il primo
cartellino arriva al 30’ – subito compensato da uno, inesistente, a un calciatore
spagnolo.
La
Germania poi non demerita, pur perdendo (la partita sarà stata la vera finale del torneo, fra due squadre bellissime negli ottavi e in questa sfida). Ma non c’è onestà nel calcio.
I
mercati hanno festeggiato martedì il voto francese: temevano il Fronte Popolare, non il fascismo. Soprattutto
stavano col fiato sospeso le banche, benché il Fronte fosse sponsorizzato dal
loro uomo di fiducia, il presidente Macron. Che ora, fatti gli apparentamenti con il Fronte, per
raccogliere qualche voto ai suoi residui candidati promette: “Il governo mai col Fronte
Popolare”.
Alle
europee “prima che si aprissero le urne la Cei e la Comece (vescovi dell’Ue)
hanno dispensato univoci consigli agli elettori in Italia e negli altri 26
Paesi interessati” - Filippo Di Giacomo, “il Venerdì di Repubblica” . Però.
Esito? “Il successo elettorale di tutti i firmatari del Manifesto Pro
Vita&Famiglia. E il flop quasi totale dei cattopiddi sostenuti dai vescovi”. Però.
Poi
si dice che il cattolicesimo è dei pecoroni – la libertà, anche di pensiero, si
vuole laica, al più protestante.
Dice
l’ovvio Mattarella a Trieste: “Un governo non ha poteri senza limiti”. C’è la
Costituzione. Ma ci si aggrappa a tutto – “i paletti del Colle”, “monito di Mattarella”.
In mancanza di argomenti – se non è ignoranza? È come il fascismo in agguato,
nel 2024.
La
verità è che Mattarella lo dice perché ha intenzione di promulgare la legge sul
premierato, se si farà.
Il
presidente americano non connette (lo sanno i suoi interlocutori, lo sapeva il
giudice che lo ha interrogato), ma non si pone un “problema Biden” oggi, solo
chi sarà il nuovo presidente. Strano modo di affrontare i problemi. Specie per
un giornalismo che si celebra per l’intelligenza e l’onestà. L’America non ce
la racconta più giusta?
Hanno
più pagine sul problema Biden “la Repubblica” e il “Corriere della sera” che il
“New York Times” o il “Washington Post”. Pagine di nessuna utilità
(informazione) del resto: molto “colore”, la moglie, la sorella, località e
problematiche connesse ignote ai più, e ininteressanti. Provincialismo? Così
masochista? C’è un allarme sotterraneo da disinnescare?
Dovendo
in qualche modo coprire le castronerie di Conte, “compagno” del Campo Largo, il
capo di ben due governi del primo Mattarella, Gramellini dice che ok, ma il
ministro Sangiuliano è peggio. C’è una logica gramelliniana?
Verderami
insiste, le prove del complotto di Scalfaro contro Berlusconi sono ora due: c’è
quella, indiretta, di Lamberto Dini, sempre sul “Corriere della sera”, lunedì,
dopo quella del cardinale Ruini. Ma niente, non interessa a nessuno.
Non
si dimette Spalletti, l’allenatore della vergogna, filosofeggiando. E non si dimette
Gravina presidente della Federazione Calcio, che ha fallito già il Mondiale
2022. Uno che si paga lo stipendio del presidente della Repubblica, 240 mila
euro. E presiede all’incredibile giustizia di Chiné&Co., per cui,
condannata la Juventus, si può fare a meno delle plusvalenze fittizie più
corpose, vedi Osimhen, anche di indagare. Una Federazione di mutuo soccorso, per gli amici.
Faceva senso vedere l’impegno e l’applicazione dei
calciatori della Svizzera, kossovari, serbi, turchi, africani, sudamericani per
lo più. Di un paese che si pensa non tenero con gli immigrati – le memorie vanno
a Nino Manfredi, “Pane e cioccolata”. Che invece collaborano tra di loro, e
soprattutto si impegnano. Mentre l’Italia è ferma alla Bossi-Fini, “abbasso lo
straniero”. Che ci mette vent’anni per avere al cittadinanza, se gli va bene –
se ha battuto qualche record sportivo. L’Italia ha molti punti deboli, ma quasi
tutti se li è creati e se li crea. La stupidità non ha limiti?
Si sono pagati fino a 500 euro per la partita
Italia-Svizzera a Berlino, oltre il viaggio e l’alloggio. Da tifosi da curva,
non da tribune. L’Italia allora non è in crisi, l’Italia che non gioca.
Il
“Corriere della sera” dà spazio al cardinale Becciu. Che sarà pure un criminale
ma il Tribunale di Pignatone che l’ha condannato era osceno. Almeno in questo
Becciu ha ragione: Pignatone – altra scelta personale del papa (anche Pignatone
massone?) – torna a Pio IX. All’infallibilità
del papa, che ha condannato il cardinale motu proprio,
fuori e prima del Tribunale.
Però,
l’infallibilità è di Pio IX, ma dopo Porta Pa: c’entra anche qui la massoneria?
Nella vicenda Becciu sono entrate due donne in età.
Una accusatrice, e una (probabile) profittatrice. Una volta i parroci, quando
le beghine (allora si potevano chiamare così) li importunavano con accuse e
vendette, le sospendevano dalla confessione - e quindi, allora, dalla
comunione. Le sospendevano dai sacramenti. Oggi, certo, è l’era dei social, e
dei diritti, il papa si tiene aggiornato: bisogna avere un pettegolezzo più di
ogni altro.
Emoziona tutti a questo Europeo Cristiano Ronaldo, che segna, non segn, piage di vergogna, corre e salta a quaranta anni tifosi e giornalisti. Mentre era antipatico quando giocava nella Juventus, non ai tifosi, che riempivano gli stadi per vederlo, ma ai Gianni Brera di ringhiera - quantum mutati ab illo.
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