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venerdì 12 luglio 2024

Ombre - 728

Si contesta a Milano l’intestazione di Malpensa a Berlusconi. Gli rende giustizia l’ex compagna giovane Pascale, che “grazie alla sua bontà e lungimiranza” ha tra le tante cose undici cani al seguito, più della regina Elisabetta, e due superattici a Firenze, con vista sulla cupola e il campanile, adattati a b&b, dai quali, per 300 euro a persona a notte, la società di gestione, che è pure la sua, ha guadagnato in poche settimane del secondo trimestre 28 mila euro netti. Una coppia esemplare, non sbilanciata, non nei reciproci interessi.

Dire Putin per Zelensky è un lapsus, innocente (come tutti i lapsus malgrado Freud). Ma Trump per Kamala Harris è rabbia compressa. Contro una vice-presidente che è solo una arrivista giudiziaria, messa lì solo perché donna, e politicamente innocua - reputata innocua prima della sfrontata campagna contro Biden.
 
Si intervista Cafiero de Raho, parlamentare 5 Stelle, napoletano eletto a Bologna, contro la legge che depenalizza l’abuso d’ufficio. “I sindaci erano contro”, afferma con faccia di bronzo l’onorevole, già Procuratore Nazionale Antimafia. Ruolo nel quale non ha mai parlato con un solo sindaco, per non “macchiarsi”.
Procuratore Capo a Reggio Calabria il gentiluomo non uscì di casa per quasi quattro anni per non contaminarsi. E perché concorse alla carica a Reggio Calabria? Un purgatorio, per l’ascesa alla Procura Nazionale: cinque anni a 240 mila euro l’anno, e vitalizio in linea.
 
L’ Arera, l’Autorità che sorveglia e tutela il mercato dell’energia, dice che il mercato libero fa aumentare i prezzi del gas e delle altre fonti. Beati loro, che se ne sono accorti. Il ruolo delle Autorità di sorveglianza dei mercati, create da Prodi venticinque anni fa, feudo incessantemente  democristiano, è incomprensibile: controllano sfere di mercato, ma a favore di chi – non degli utenti\consumtori?
 
San Polo d’Arezzo, teatro nel 1944 di una strage nazifascista di 64 persone, in tempi diversi e con modalità specialmente raccapriccianti - 48 si dovettero scavare la fossa, dove furono seppelliti vivi e fati saltare con la dinamite. Quest’anno, per la rievocazione, si collegata la nipote del comandante tedesco, il tenente Wolf Ewert, che ha chiesto scusa - “non sapevamo”, etc. Ma Ewert aveva fatto politica nel dopoguerra, nella destra neonazista, presidente dal 1952 al 1956  del Nationale Partei Deutschlands.
 
Furono molti gli ufficiali tedeschi che dopo la guerra entrarono in politica. Ewert, che comandava una compagnia del reggimento Grenadier 274, aveva come sottotenente (di complemento, laureato in legge, uno della HitlerJugend) Klaus Konrad. Che nel dopoguerra militò nel partito Socialdemocratico, e fu deputato per tre legislature, dal 1969 al 1980.
 
Fronte compatto e agitato antifascista e pro-Macron in Italia al voto francese, dando per scontato la vittoria dei lepenisti. Mentre si sapeva che, se il Rassemblement dei Le Pen non vinceva al primo turno, al ballottaggio avrebbe perso, come è consuetudine da una quarantina d’anni – da quando il lepenismo esiste. Contro l’union sacrée o “fronte Repubblicano”, di sinistre, centro e destre non lepeniste. Provincialismo? Eco irriflesso della stampa francese? Ma i media francesi agitano l’allarme per invitare al voto. Che infatti in Francia al ballottaggio è sempre elevato, da quando esiste il movimento lepenista. In democrazia si vota contro?
 
“Bagnaia-Sinner, l’Italia che vince”, “Un’Italia mai vista a Wimbledon”, “Il nostro onore italico salvato solo da Orsato” (il giorno prima, il giorno dopo l’arbitro – Orsato è un arbitro – non è stato designato per la finale dal designatore Rosetti, della tribù Collina, saldamente al comando del business). Non è linguaggio meloniano, o “fascista”, è giornalìstico.
Fa piacere che Sinner vinca, ma che c’entra l’onore? Di fascista (nazionalista) residua sicuramente il linguaggio, anche a sinistra.
 
Grande vittoria del Pd a Firenze – dove ha sempre vinto. Grande vittoria di una sindaca a Firenze. Una donna. La nipote di Piero Bargellini. Etc. Che a un mese dal voto non riesce a varare una giunta – gli interessi del Pd a Firenze, dopo tante sindacature, sono una giungla.
 
Si fanno “svuotacarceri” – una volta erano chiamate amnistie o, surrettiziamente, indulti - per alleviare il sovraffollamento carcerario – e guadagnarsi due e trecento voti per ciascun beneficiario. Mentre non si fa quello che ormai è prassi, incivilire la carcerazione. Per esempio col lavoro. A Massa i detenuti lavorano tutti. Per lo Stato: fanno lenzuola, federe, coperte e copriletti per le altre carceri. Acquisiscono le manualità necessarie con un corso. Lavorano metà giornata, Vengono pagati.
 
Torna a scendere lo spread, dopo che Eurostat ha convalidato la richiesta di spalmare il debito da Superbonus su dieci anni invece che su quattro – il deficit di bilancio del 7 per cento del 2023, che ha posto l’Italia in difficoltà a Bruxelles, dovrebbe appiattirsi già quest’anno. Ma di questo non sappiamo nulla. Va bene l’opposizione al governo, ma un minimo d’informazione – l’indebiamento e lo spread interessano tutti quanti?
 
“La prima priorità è sicuramente il sistema sanitario nazionale”, spiega lo storico inglese David Sassoon dopo la vittoria laburista: “Ci sono sette milioni di britannici in lista d’attesa, per visite, esami, interventi”. E aggiunge: “La sanità si regge su lavoratori immigrati o figli di immigrati”. Il personale sanitario, ma anche i medici. In Inghilterra lo sanno.

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