Von der Leyen converge a destra
Incassata la conferma della
presidenza della Commissione, con la comoda formula Ursula, i Popolari europei
muovono rapidamente a destra: tre presidenze di commissione all’Europarlamento
ai Conservatori di Meloni, con voto segreto, e ben sei vice-presidenze ai
Fratelli d’Italia – contro una presidenza per il Pd Decaro.
Il programma di Ursula von der
Leyen lascia il tempo che trova – è l’offa al partito Ecologista: tutte le case
coibentate entro dieci anni, tutte le auto elettriche, sempre nei dieci annj (piano
cui soprattutto le case tedesche si oppongono.
Si dicono Popolari ma sono la
Cdu-Csu tedesca, la democrazia cristiana. Che ha in corso una strategia di recupero
del voto moderato, confluito insidisosamente, nell’ultimo decennio, all’estrema
destra – di desra (Afd) e di sinsitra (Wagenknecht) – in misura preoccupante
per la politica tedesca. I cacellierati Merkel hano perseguito una politca di
sinistra, anti-Psd, il partito socialdemocratico, lasciando smobilitata l’area
moderata. Che ora va recuperata in fretta, c’è poco tempo prima del voto
politico.
Con Meloni sia Manfred Weber,
segretario dei Popolari, che von der Leyen avevano avviato da tempo un
approccio, sulle politiche dell’immigrazione, e per l’inclusione dei
Conservatori nella poliitica “dei due forni” dei Popolari stessi, ora di centro-sinistra
ora di centro-destra.
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