venerdì 19 luglio 2024

Von der Leyen tornerà a Meloni – la Germania rincorre la destra

Cassese elenca oggi sul “Corriere della sera” ben sette ragioni, tutte di peso di confluenza tra von der Leyen e Meloni. E dunque: perché Meloni le ha votato contro? Con scapito dell’“interesse nazionale italiano”? La coerenza politica (partitica) non convince Cassese.
Lui stesso si obietta: Meloni si fa merito della coerenza politica, o rispetto del voto: ha vinto le Europee da destra, non può sibito dopo andare a votare la candidata della sinistra. E si risponde: ma ora perderà la partita nazionale dopo avere perso quella politica.
Cioè, curiosamente, Cassese, fine giurista, semplifica. L’europa si governa con i Consigli europei, dei capi di governo. E questi vanno a essere a maggioranza conseervatori. Di nmero e, fra un anno, doo il voto in Germania, di peso. Bruxelles è una burocrazia.
Resta sempre vero che quanto ha ottenuto Meloni con la sponda di von der Leyen in questi due anni e mezzo ha del prodigioso: sui bilanci, sui migranti, sul Pnrr, su Ita e altre pratiche, fino all’impegno per la famosa “politica mediterranea europea”. Per sorellanza di genere, viene fatto di pensare, vedendo le due donne così spesso insieme, piccole, esili e bionde. Ma più per una convergenza politica di fondo in questa fase, tanto evidente quanto, stranamente, sottaciuta in Italia.
In realtà “la candidata popolare  tedesca” - dice bene Cassese di von der Leyen - è lì a governare l’Europa, naturalmente, ma più per riguadagnare ai Popolari in Germania (alla Cdu-Csu) il voto tedesco che è slittato all’antieuropeismo per oltre il 20 per cento, dato allarmantissimo (ai voti di estrema destra dell’Afd bisogna sommare quelli dell’anti-europeismo, filorusso e anti-immigrazione, di sinistra, della “garibaldina” Sahra Wagenknecht). La Cdu-Csu governa a Berlino col socialista Scholz, che non puo’ soffrire, anche personalmente, Meloni. Ma da tempo ormai si fa sponda con la presidente del consiglio.

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