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Chi mafioso non è
Incredibile
montagna di accuse, apparentemente fondate, dell’ex giudice palermitano Ingroia
contro Pignatone, l’ex Procuratore Capo di Reggio Calabria e Roma, poi giudice del
papa Francesco, e ora sotto accusa a Caltanissetta.
Che
il padre era in rapporti politici con Salvo Lima, e di affari immobiliari con la
mafia del dossier Mafia e appalti, e quindi il giudice non avrebbe dovuto avere
la delega per lo stesso dossier. Che era
in pessimi rapporti con Falcone e lo osteggiò. Che il pentito Brusca lo disse
in rapporti con la mafia, ma che il verbale della deposizione, inviato a
Caltanissetta, fu archiviato – Brusca era riconosciuto attendibile. Le carte inviate a Caltanissetta dettagliavano
gli appartamenti costruiti dai mafiosi e ceduti alla famiglia Pignatone a
prezzi minimi, “sostanzialmente regalati” (“tra questi c’era quello di cui
godeva il dottor Pignatone e dove credo abiti tuttora”).
Seguiranno
smentite e querele. Ma si capisce che l’antimafia non funzioni.
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