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mercoledì 7 agosto 2024

Comuni (di destra) contro Giorgetti – lesina i fondi Pnrr

Comuni, specialmente i sindaci di destra, furiosi contro Giorgetti e il Tesoro, che lesina i fondi Pnrr, “cambiando ogni giorno le regole”.  Ogni giorno forse no, ma ogni pochi giorni sì: il tempo di adeguarsi ai nuovi “moduli”, alla nuove richieste procedurali, e già tutto è cambiato - uno snervante gioco dell'oca.
La vulgata è che il governo è bravissimo a fare le pratiche a Bruxelles e incassare periodicamente  i fondi Pnrr destinati all’Itala – “siamo i primi in Europa”. Ma che i soldi non si spendono perché gli enti locali non sono attrezzati per spenderli: non conoscono le procedure, se le conoscono non le osservano, non definiscono i progetti, e così via.
La verità, avendo osservato la cosa in un paio di piccoli Comuni, è diversa: il Tesoro cambia le procedure online ogni pochi giorni. Per la ragione apparente di averne a prova d’infrazione. In realtà per ritardare il passaggio dei fondi. Il Tesoro incassa da Bruxelles, e per tre, sei mesi, anche di più, fa di tutto per non spenderli nei progetti cui sono destinati. Soprattutto quando interlocutore è un ente pubblico, i Comuni in prima fila.
Questo è un fatto. La ragione può essere la politica della lesina con la quale Giorgetti gestisce il Tesoro: qualche tassa qua e là (ne ha messe di fatto parecchie, sulle sigarette, sulle bollette dell’energia, sui carburanti, sui conti in banca, etc.), per accrescere gli incassi, e pagamenti col contagocce. Non una politica economica, serve a tenere basso lo spread – le agenzie di rating, i mercati.

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