Gialli d’autore, un po’ sbiaditi
Nel 1992, un
anno dopo l’esperimento Einaudi con Oreste Del Buono e i “gialli” dalla Bibbia
a Voltaire, ma prima del fenomeno Camilleri (“Un filo di fumo”, Garzanti, 1980,
era finito al macero) Sellerio ci provava con questa antologa al n. 41 della
sua collana grande, “Il Castello”, presto poi abbandonata. Si parte da Sancho
Panza governatore dell’isola di Baratteria, due paginette, e si spazia per
autori altrettanto inattesì: Lincoln, Whitman, Tolstoj, Henry James, Cechov,
Yeats. Oltre a Jack London, che di violenza se ne intende, E a Chesterston, a
modo suo cultore della materia.
Curiosità
più che racconti. A parte l’avvio con Sancho Panza, che potrebbe a buon diritto
rientrare, anche lui, nella genealogia affollata di Sherlock Holmes, con l’indizio-non
indizio, e tanto di umbertoechiana induzione e deduzione. Curioso anche Lincoln,
trentenne avvocato autodidatta, in un pezzo che sembra di cronaca giornalistica,
del filone cold case-casi irrisolti: racconta di tre fratelli che si confessano assassini, e circostanziano il
delitto, ma la cui vittima viene poi trovata viva e vegeta, solo un po’ suonata,
come lo era prima - un racconto alla Gogol.
Balzac,
“La casa del mistero”, non è più misterioso dopo il titolo: è un racconto splatter, alla Quentin Tarantino, su una
vendetta coniugale. La “Vendetta” di Cechov è invece solo una beffa, peraltro
garbata. Anche Saki è sul satirico: ridicolizza l’indizio rivelatore. H. James
e il poeta Yeats se la cavano col soprannaturale – Vernon Lee se la sarebbe
cavata molto meglio, e molto più “gialla”.
L’anno prima Einaudi aveva dissodato il terreno del “tutto giallo” con Oreste Del Buono e l’antologia “I padri fondatori” – “Da Jahvé a Voltaire”, dalla Bibbia al mangiapreti. Questa di Sellerio si pregia dei racconti non ortodossi, avvertono i curatori, dissodati da “Ellery Queen”, il nome d’autore dei due cugini (russi di origine) Frederic Dannay e Manfred Lepofsky, nella loro rivista cult “Ellery Queen Mistery Magazine” – edita anche in italiano, da Garzanti, “I gialli di Ellery Queen”. Di fatto solo tre racconti sono ripresi dalla rivista, quelli di Whitman, Lardner e Čapek, gli altri vengono dalle varie collane di gialli Mondadori.
Andrea
Ambri-Marzio Tosello (a cura di), Racconti
gialli, Sellerio, pp. 296 12
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