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martedì 13 agosto 2024

Green deal e immigrazione, Bruxelles volta a destra

Si è celebrato il Von der Leyn bis a Bruxelles come una vittoria della sinistra e una sconfitta per Meloni e la sua destra, conservatrice. La ripresa politica, con la costituzione della nuova Commissione, sarà diversa: su green deal, la transizione verde, e immigrazione il voto ai Popolari tedeschi (la Cdu-Cs, i vecchi democristiani), gli elettori di Von der Leyen, che sono il pilastro e il dominus delle politiche comunitarie, guardano verso lo schieramento conservatore. La destra di Meloni, Ecr, Conservatori e Riformisti Europei, ha vinto le Europee, con 23 eurodeputati in più - i Popolari seguono, con più 13 deputati. 
Sul green deal il ritiro un anno fa di Frans Timmermans dall’incarico di responsabile per la Commissione Ue segnala la fine della transizione a oltranza, veloce, anticipata. Un passaggio che non andava bene all’Italia, ma anche all’industria tedesca, e per questo è già caduto di fatto.
Sull’immigrazione basti ricordare che, a differenza della sua prima candidatura, nel 2019, Ursula von der Leyen non si è presentata a giugno come la madre di sette figli che nel 2015 ha accolto in casa il suo rifugiato sirano, come chiedeva Merkel (semrpe furba: meglio avere immigrati sirani, più coltivati e meglio assmilabili, che bande di ventura). E in campagna elettorale ha già detto che la questione immigrazione sarà all’ordine del giorno a Bruxelles.

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