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giovedì 1 agosto 2024

Kamala Harris e il mugugno Democratico

Partita sprint sui social, grazie ad accordi dei suoi consulenti con influencer, cantanti, elaboratori grafici, con l’interesse subito declamato che i grandi donatori avrebbero manifestato, e con qualche sondaggio addomesticato, la campagna presidenziale di Kamala Harris è in un percorso difficile all’interno del partito Democratico. Dagli Stati del Sud viene una diffida: l’immagine della vice-presidente non è gradita, né ai bianchi né ai neri - e anche i latinos, finora pro Democratici  sono tiepidi. E molti rank-and-file del partito sono scontenti, criticano che “lei si è presa la nomina”, senza fare campagna, senza passare da primarie, senza confrontarsi con altri candidati.
Questi malumori ritardano la scelta del candidato vice-presidente. Un nome su cui il partito dovrebbe poi fare affidamento.
Harris non ha mai avuto un buon rapporto con il partito. Grazie al quale ha fatto carriera, nel sistema giudiziario, in California. Ma al quale non avrebbe dato contributi politici, di opinione, organizzativi – “ha solo preso” è il mugugno.

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