Kamala Harris e il mugugno Democratico
Partita
sprint sui social, grazie ad accordi dei suoi consulenti con influencer, cantanti,
elaboratori grafici, con l’interesse subito declamato che i grandi donatori avrebbero
manifestato, e con qualche sondaggio addomesticato, la campagna presidenziale
di Kamala Harris è in un percorso difficile all’interno del partito Democratico.
Dagli Stati del Sud viene una diffida: l’immagine della vice-presidente non è
gradita, né ai bianchi né ai neri - e anche i latinos, finora pro Democratici sono tiepidi. E molti rank-and-file del partito sono
scontenti, criticano che “lei si è presa la nomina”, senza fare campagna,
senza passare da primarie, senza confrontarsi con altri candidati.
Questi
malumori ritardano la scelta del candidato vice-presidente. Un nome su cui il partito
dovrebbe poi fare affidamento.
Harris non
ha mai avuto un buon rapporto con il partito. Grazie al quale ha fatto carriera,
nel sistema giudiziario, in California. Ma al quale non avrebbe dato contributi
politici, di opinione, organizzativi – “ha solo preso” è il mugugno.
Nessun commento:
Posta un commento