Ombre - 732
Pagina
trionfale del “Sole 24 Ore” per i fondi d’investimento: rendimenti mirabolanti
da inizio d’anno. JPMorgan, per es., svetta, più 8,8 per cento. O Morgan
Stanley, più 6 per cento. Senza dire che sono ancora sotto la parità. Non solo
non c’è protezione ma non c’è più rispetto per il risparmio, se ne fa ludibrio, la banca ìnefficiente e
forse incaace, è divinità assoluta.
Tamberi
non è il solo, o la pugile che ha abbandonato contro Khelif: migliaia, milioni
di atleti lavorano quattro anni per gareggiare all’Olimpiade. Per questo delude
e deprime il Cio di quest’anno, il Comitato Olimpico, pieno di ladri –
altrimenti sarebbero stupidi.
Naturalmente
non è così, ma è quello che è avvenuto e ognuno è visto. Con l’allenatrice delle
ginnaste che va a spiegare alla giuria, con la solita rumena, come va letto un
esercizio. O gli errori-non errori nella scherma, nella pallanuoto. O il nuoto
nella Senna, per bloccare i velocisti (italiani).
L’errore
arbitrale ci può stare, ma non al modo di Italia-Ungheria di pallanuoto:
triplice in un colpo solo, e scorretto (gli arbitri dicono di basarsi sulle
immagini video, mentre le immagini li smentiscono). E allora? C’è corruzione
all’Olimpiade, nella pallanuoto come nella scherma, nel pugilato e ovunque il
risultato dipenda dai giudici. Arbitri rumeni? montenegrini?
Fa
senso anche il presidente del Coni Malagò, che sempre fa o dice la cosa
sbagliata. Non fa i complimenti ai pallanotisti,
al ventenne Codemi, ma li rimprovera in nome del Cio. Come aveva fatto per il
fiorettista Macchi, con i serafici orientali che confucianamente hanno fatto vincere
il cinese. Dovrà lasciare il,Conio e aspira al Cio? O semplicemente non
capisce?
Poniamo
che Hamas avesse l’aviazione e bombardasse una scuola, o un ospedale, dicendo
che nascondeva un ministro israeliano, avremmo obiettato? Si. Israele lo fa
normalmente, cambia qualcosa? Senza dirci quanti e quali capi nemici ha ucciso
in questi raid. Mentre vanta di avere ucciso in questa guerra “330 militanti di
Hezbollah”, con l’intelligenza artificiale.
Ma
un problema sicuramente c’è, con Israele: è l’esercito che rivendica le
rappresaglie, parola terribile, non i servizi segreti o speciali, l’esercito dei
coscritti.
“Per
ammazzare a gennaio Saleh Arouri, uno dei vicecapi di Hamas ospite a Beirut
sotto la protezione di Hezbollah, il missile è entrato nella sua finestra senza
fare altri danni”, Andrea Nicastro, “Corriere della sera”. Perbacco, un missile
come una cerbottana - solo “intelligente”? “artificiale”? È così difficile
immaginare un missile, che arriva di corsa ed esplode?
Dice:
Israele non ha colpa dei giornalisti. Vero. Però li pasce.
Scandalo
della ginnastica femminile, la maestra Mancinelli sadica, bimbe frustrate, famiglie
all’attacco. Questo qualche mese fa. Poi
le ginnaste di Mancineli vanno a Parigi e vincono – una volta perfino contro
Simone Biles, l’invitta – comunque sorridenti. La realtà è diventata social: la violenza verbale (avvocatesca) fa aggio sulla realtà, gli
indifesi non sono più i deboli, o i perseguitati, sono “i meritevoli”, la legge
è dell’invidia.
Procuratore
della Repubblica Italiana per una vita, Pignatone è da qualche tempo il giudice
del papa, in Vaticano. Esemplarmente severo nell’unico caso, probabilmente, su
cui si è pronunciato, contro il cardinale Becciu. Non per colpe specifiche del
porporato ma per una conduzione non esemplare (profittevole) degli affari. E se
il giudice che si troverà a Caltanissetta fosse uno come lui?
Singolare
condanna della pugile che ha abbandonato il match contro Khelif di Laura
Boldrini e Salis padre (un’altra saga di “parenti” sanguisughe?). Non per le
giuste considerazioni in materia di sesso dell’avversaria, ma per la “ paura”
della sfidante italiana. La mancanza di coraggio si direbbe argomento di
destra.
Singolare
anche il dibattito sul rifiuto di Khelif da parte della federazione pugilistica
mondiale come ispirato da Putin: guerra “totale” ai russi, anche sul ring?
Nessun commento:
Posta un commento