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lunedì 19 agosto 2024

Un verde sporco

I dati della “Statistical Review of World Energy” dicono, contrariamente a quanto sostiene l’Agenza dell’Energia di Parigi, che la transizione energetica non sta marciando a gonfie vele, grazie alla crescita delle rinnovabili - al punto, sostiene l’Agenzia, che la fine delle fonti fossili di energia può dirsi ormai prossima. Tanto meno come affermato dalla conferenza COP 26, che si è tenuta all’insegna dello slogan “fossili consegnati alla storia”: “Ebbene. poco o niente di tutto ciò emerge dall’ultima ‘Statistical Review’”, esordisce l’economista bolognese: “I consumi mondiali di energia sono cresciuti nel 2023 del 2 per cento, notevolmente al di sopra della crescita media annua dell’1,4 per cento nel decennio 2013-2023. Si è verificata quindi un’accelerazione dei consumi, e non un loro rallentamento come capita di leggere, interamente dovuta al balzo del 4,3 per cento nei paesi non avanzati contro un calo dell’1,6 per in quelli avanzati".
Alberto Clò, direttore dal 1984 della rivista “Energia”, di cui è fondatore con Romano Prodi, fa nel numero 2\2014 del trimestrale un’anlisi riduttiva della transizione verde. Proponendo una seripe di studi di varia provenienza, di enti scientifici di riecrca e di accademici, che analizzano le politche in essere. Il dato di fatto è che l’inquinamento amenta e non si riduce, e che molti degli strumenti messi in opera per contrastarlo sono poco produttivi e\o inefficienti.
Alberto Clò, Governare la transizione energetica, tra scenari e realtà, “Energia”, n. 2\2024, free online

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