Un verde sporco
I dati della
“Statistical Review of World Energy” dicono, contrariamente a quanto sostiene
l’Agenza dell’Energia di Parigi, che la transizione energetica non sta marciando a gonfie vele, grazie
alla crescita delle rinnovabili - al punto, sostiene l’Agenzia, che la fine
delle fonti fossili di energia può dirsi ormai prossima. Tanto meno come
affermato dalla conferenza COP 26, che si è tenuta all’insegna dello slogan “fossili consegnati alla storia”: “Ebbene. poco o niente di tutto
ciò emerge dall’ultima ‘Statistical
Review’”, esordisce l’economista bolognese: “I consumi mondiali di
energia sono cresciuti nel 2023 del 2 per cento, notevolmente al di sopra della
crescita media annua dell’1,4 per cento nel decennio 2013-2023. Si è verificata
quindi un’accelerazione dei consumi, e non un loro rallentamento come capita di
leggere, interamente dovuta al balzo del 4,3 per cento nei paesi non avanzati
contro un calo dell’1,6 per in quelli avanzati".
Alberto Clò, direttore
dal 1984 della rivista “Energia”, di cui è fondatore con Romano Prodi, fa nel
numero 2\2014 del trimestrale un’anlisi riduttiva della transizione verde. Proponendo
una seripe di studi di varia provenienza, di enti scientifici di riecrca e di
accademici, che analizzano le politche in essere. Il dato di fatto è che l’inquinamento
amenta e non si riduce, e che molti degli strumenti messi in opera per contrastarlo
sono poco produttivi e\o inefficienti.
Alberto Clò, Governare
la transizione energetica, tra scenari e realtà, “Energia”, n. 2\2024, free online
Nessun commento:
Posta un commento