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domenica 1 settembre 2024

Giallo imperiale

Furfanterie a Londra al tempo dell’impero, tra vergini inglesi bionde e celesti e bellimbusti che vengono da lontano, in questo caso da Sud Africa e Australia. A caccia di eredità, gioielli, conti in banca, vantando miniere, tenute e altri imperi da mettere in valore, alla credula Inghilterra. Contrastati dal solito giornalista investigativo, e da professionisti inglesi - è la polizia che ne sa di più, Scotland Yard. Con molte inversioni: i buon saranno cattivi, e viceversa, l'umanità, come si sa, è imprevedibile. 
Wallace va veloce, scriveva anche sette-otto romanzi l’anno – in tutto lasciò, fra “I quattro giusti”, l’esordio di successo istantaneo mondiale, 1905, e “King Kong”, 1932, 175 romanzi e 15 drammi. Più di Simenon, forse. Sette opere l’anno nella vita lavorativa. E si vede. Anche la lettura va veloce, le sorprese si accavallano. I personaggi lasciando un po’ poco credibili: la vicenda ha bisogno di un epilogo alla Poirot, una lenta spiegazione  - Poirot era nato nel 1920, con successo immediato, questo Wallace è del 1930.
La nuova traduzione di Giovanni Viganò, invece di quella datata dei Gialli Mondadori, di Alberto Tedeschi, non garantisce la verosimiglianza.
Edgar Wallace, Maschera Bianca, Polillo, pp. 256 € 16,90

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