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venerdì 6 settembre 2024

Oh l'amore, non c’è

Due atti unici, brevi, del repertorio esile di Natalia Ginzburg, sul tema dell’amore è cieco, che lo Stabile di Torino ha voluto esumare la passata stagione e Nanni Moretti si è assunto il compito di mettere in scena e in tour. Con un certo successo, forse per il richiamo Moretti e la bravura degli interpreti - Valerio Binasco, Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi.
Due commedie svelte, a una sola scena. Due dialoghi di fatto, senza drammaturgia, se non spiegata – due raccontini dialogati. Di vita borghese, sotto la vecchia forma connotante della tresca.
Il secondo è una gag da cabaret – stand-up comedy: lei confessa a lui di avere una storia col vicino, che invece sta partendo in vacanza con la moglie e lascia alla coppia il cane da accudire. “Fragole e panna”, più articolato, con una serva padrona e due coniugi che convivono per abitudine, mette in scena l’innamoramento folle di una giovane, madre, sposa, per lui, l’uomo della coppia abitudinaria, che non ne vuole sapere, senza drammi, anche questo giocato sull’“allegria”.
L’amore “allegro” di N. Ginzburg, qui come altrove, si segnala per la sua inesistenza-inconsistenza – è abitudine, fantasticheria, scemenza. Specie in famiglia: Natalia Ginzburg, sposa felice due volte, madre di molti figli, storica-narratrice di grandi famiglie, non ama molto le famiglie. Moretti l’avrà riproposta per questo, da vecchio lupo solitario, nel quadro di una generale misantropia.
Di curioso c’è il femminicidio. “Ma no, i mariti nn ammazzano mai”, dice un personaggio donna alla giovane moglie che teme il marito tradito. “Veramente;” obietta la moglie dell’amante della giovane, “di mariti che ammazzano le mogli sono pieni i giornali”, nel 1966.
“Fragole e panna” è precedente a “Ti ho sposato per allegria”, la commedia per cui l’autrice è ricordata, e sarà sceneggiato, dice la quarta di copertina, alla Rai nel 1975 (ma Teche-Rai, che tiene una documentazione particolareggiata degli sceneggiati, non ne dà traccia). “Dialogo”, 1970, sarebbe stato scritto per la televisione (neanche di questo c’è traccia negli archivi Rai).
Natalia Ginzburg, Fragole e panna – Dialogo, Einaudi, pp. 77 € 10

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