Ombre - 735
Dunque, l’inchiesta
sule intercettazioni abusive della Procura Nazionale Antimafia non dormiva,
come si lamentava in questa rubrica qualche settimana fa: c’è addirittura pendente la richiesta
di arresto per il sostituto Procuratore Nazionale Antimafia Laudati e per il
suo braccio destro, il tenente della Finanza Strano. Manca il nobiluomo napoletano
Cafiero de Raho, il Procuratore Antimafia, dal quale Laudati dipendeva. E l’uso
delle informazioni per lo scandalismo grillino - con il quale Cafiero de Raho
si è assicurata la pensione alla Camera, eletto in pompa in Emilia.
Il russo
Ildar Abdrazakov, “il miglior basso oggi
in circolazione, eludendo i veti politici che gli impediscono attualmente in
esibirsi in Occidente, potrà invece di nuovo farsi ascoltare dal pubblico di
Tokyo”, nell’“Attila” di Verdi, che il maestro Muti promuove - Carla Moreni, “Sole 24 Ore Domenica”. In effetti,
Netrebko canta perché ha perso la nazionalità austriaca. Eyvazov, peraltro nato
in Algeri, perché è azero. Ma le sanzioni al basso come se fosse un boiardo di regime
un po’ fanno ridere.
“Toti registrato per
tre anni”, il presidente della Regione Liguria, sui telefoni e con le cimici in
ufficio e nelle abitazioni, e anche in video. Tanto che il server della Procura
è in tilt, come al flipper, incapace di fornire il materiale
d’imputazione alla difesa. La polizia giudiziaria ha giudicato peraltro di suo,
fornendo alla Procura solo alcuni materiali, quelli a suo giudizio
criminosi. Sembra una commedia e invece è
l’inchiesta di Genova - come ricostruita da “la Repubblica”, il giornale, si
direbbe, della pubblica accusa in Italia e anche a Genova.
Ma. ci sono voluti
te anni per trovare un capo d’imputazione valido contro questo Toti? O i giudici
sono lavativi? O si erano dimenticati di avere dato alla questura l’ordine d’intercettarlo,
in ogni singolo atto, anche non parlato. Naturalmente non è più l’Italia in cui
la polizia giudiziaria (Polizia o Carabinieri o Guardia di Finanza)
autonomamente incolpa qualcuno – non c’è regime di polizia in Italia.
“Da cattolico
trovo offensivo che si ipotizzino cattolici buoni e cattivi, così cattivi da
pianificare di lasciar morire di fame i primi”. Zaia è un politico, sa usare il
linguaggio, ma il suo uppercut è da ko, rispetto ai politicanti della
Cei – Zuppi è un buon uomo, ma cardinale?
Ora si vuole fare
di Durov, l’inventore e padrone di Telegram, un martire di Putin, un uomo in fuga
che si consegna per protezione alla polizia francese, dicendo “arrestatemi”. È la tesi dei servizi francesi, a copertura della
magra che hanno fatto obbedendo alla Cia, per conto degli affaristi americani
che vogliono Telegram gratis. Non è più un pedopornografo. Strano che i giornali
italiani, “la Repubblica”, “Corriere della sera”, pubblichino tal quale l’imbeccata
quotidiana. O non è strano?
L’Ucraina vince, l’Ucraina
perde, sullo stesso giornale, anche nella stessa giornata, giusto in pagine differenti,
persino con la stessa firma. È la guerra che fa perdere il senno? Non si può fare cronaca della guerra con
giudizio?
“La Ferrari vince
il GP dei mercati”, non vincendo mai una gara (prima di Monza, erano anni).
Sunseri fa il conto: “La capitalizzazione di mercato ha toccato quota 84
miliardi di euro, quasi il doppio di Stellantis. Colossi industriali come
l’Eni, l’Enel o Leonardo valgono molto di meno”. Il mercato è una favola.
“La
premier e Tajani hanno preso più voti di Macron e Scholz, a Roma un ruolo
forte”: il “Corriere della sera” dà risalto a Manfred Weber, il presidente dei
Popolari europei, intervistato da Guerzoni. I Popolari guardano a destra, i
problemi in corso si risolvono lì, per evitare lo slittamento dell’elettorato
all’estrema destra, come è già avvenuto nella ex Ddr, la Germania Orientale. E non
da ora: lo stesso Weber era venuto cinque anni a corteggiare Salvini, dopo il
suo exploit alle politiche e alle europee. L’estrema destra è un pericolo
reale, e si combatte con la destra moderata. Non chiudendo gli occhi, magari
eleggendosi “società civile”.
La sinistra
ridicolizza la maestra Salis, ora eurodeputata. perché vuole l’occupazione
delle case, “contro la speculazione” in agguato. Ma non la voleva e la praticava,
da giudice, anche Kamala Harris a San Francisco, quando era giudice (era
giudice Dem, cioè nominata e votata come candidata Democratica)?
Si continua a
propalare la politica monetaria delle banche centrali (tassi su-tassi giù) come
obbligata e dirimente. Ma la Federal Reserve, contro un’inflazione in netto
calo, non ha ridotto i tassi. La Banca centrale europea, contro un’inflazione
un tantino più resistente di quella americana, invece si. Ed
ecco allora la Federal Reserve precipitarsi ad annunciare, mentre le Borse cominciavano
a tremare sotto gli attacchi ribassisti, il taglio dei tassi. Il preannuncio è
già una politica monetaria, in grado di muovere montagne di capitali, ed è tutto
dire – la politica monetaria è la politica
del denaro.
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