Commerzbank fa muro
Col sì della Bce all’aumento
della quota, preannunciato dalla presidente Lagarde, il raid benevolo di
Unicredit su Commerzbank si può dire compiuto: Orcel salirà al 29,9 per cento.
Ma si precisa anche un fronte Commerzbank unito contro ogni ipotesi di
condizionamento per effetto del nuovo quadro azionario. La nuova Ceo Orlopp ha
debuttato con l’eulogia del piano di crescita autonoma dell’istituto. Il consiglio
di sorveglianza è presieduto da Jens Weidmann, l’ex presidente della Bundesbank
della crisi italiana del debito – poi antagonista di Draghi, dell’acquisto di debito
pubblico. Del sindacato, che in Germania siede in consiglio, e del governo si
sa. E sono tutti gli stakeholder tedeschi.
Orcel ha spiegato il
raid come leva per la creazione di valore. Questa c’è già stata. Il titolo,
comprato a 13,20, è stabile sopra i 16 euro. E la nuova Ceo ha subito aggiornato
al rialzo le previsioni dei rendimenti a medio termine. Per una banca che da
troppo tempo ha navigato male e anche malissimo (Mps era un gioiello al confronto,
ed è tutto dire) sembrerebbe un miracolo. Ma non ci sono in Germania stakeholder
che ne siano convinti. Per ragioni forse contestabili, ma così è. E comunque Orlopp può farsi forte dei rating, che le agenzie Usa fanno molto migliori, incredibile dictu, per Commerzbank rispetto a Unicredit, con la recessione in atto in Germania da oltre un anno, e la condizione peculiare della banca, reduce da salvataggio.
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