Cronache dell’altro mondo – tennistiche (295)
Il Tas, tribunale arbitrale dello sport,
squalificherà Sinner, “il n.1 del tennis mondiale e due volte campione Grand Slam”,
per un anno. Oppure per due. Dopo che la Cas, Court of Arbitration for Sport,
ha avallato l’appello della Wada, World AntiDoping Agency, allo stesso Tas, contro
l’assoluzione pronunciata, sempre in arbitrato, dall’Itia, Inernational Tennis
Integrity Agency. Ma lo squalificherà “senza l’annullamento di alcun risultato”,
in aggiunta a quello disposto dall’arbitrato, il torneo di Indian Wells, “U.S.
Open”, o “BNP Paribas Open”, il 10 marzo, con la cancellazione del titolo e dei
punti ranking maturati con la vittoria, e la restituzione del premio (Sinner
si era imposto su Taylor Fritz, speranza del tennis americano - ma già di 26
anni, Sinner ne ha 23, n.d.r.).
Il Tas trasformerà la sentenza dell’Itia
da “nessuna colpa o negligenza” in “nessuna colpa o negligenza significativa”.
(Una lunga lista di commenti negativi
all’assoluzione di Sinner segue, di tennisti in attività o in pensione, anche
di condannati per doping).
La Wada si è mossa a seguito della
polemica aperta a luglio dalla Usada, Us Antidoping Agency, in prossimità dell’olimpiade
di Parigi. La Usada ha rispolverato il caso del 2021, alla vigilia dell’Olimpiade
di Tokyo, quando la Wada non aveva dato seguito alle denunce di doping dei nuotatori
cinesi.
(“The New York Times”)
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