Il business dell’immigrazione “non c’è”
Molte
pagine sull’immigrazione, in connessione con l’Albania e in assoluto, nella
diatriba fra governo e giudici, ma niente, nemmeno una breve, sull’Operazione “Levante”
della Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Crotone. Sull’esistenza
accertata di vere e proprie “agenzie di viaggio” costosissime, da diecimila euro
in su, per migranti irregolari dal Medio Oriente. Con tanto di sportelli in Turchia,
documenti falsi, e assistenza in Italia - dopo lo sbarco sulla rotta jonica,
fra Roccella e Crotone - per i migranti “non richiedenti asilo”, non per ragioni
umanitarie. Attraverso i Cara, come tutti sanno – nella fattispecie il Cara di
Isola Capo Rizzuto. Per il proseguimento del viaggio verso la Francia e altrove.
Silenzio
dei grandi giornali in sintonia. In pool, fra cronisti giudiziari, o per
decisione dei direttori. Malgrado i tanti risvolti curiosi e nuovi della
vicenda. Compreso il fatto che non è affare di mafie, di ‘ndrangheta. Ma la
cosa resta: c’è un’organizzazione, varie organizzazioni, delle migrazioni
clandestine, di non perseguitati politici. Che sono, spiega la Guardia di Finanza,
un affare molto lucroso. Con il sostegno, a questo punto, dei grandi giornali, della
grande editoria? Certamente no. Ma: che cos’è giornalismo?
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