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mercoledì 9 ottobre 2024

La commedia del gender fluid

Un titolo già di culto per Veronesi, e per Pilar Fogliati, a poche settimane dall’uscita. Di commedia all’italiana innestata sull’attualità, del gender fluid, dell’indistinzione maschio-femmina. Feroce e compassionevole come il genere si vuole. Essendo riuscito anche a mantenersi salace malgrado i paletti del politicamente corretto. Sul fondo delle miserie, tante, e dei trionfi, pochi, del teatro - delle arti e dei mestieri teatrali. Una storia immaginata dallo stesso regista, col produttore Valsecchi, e da lui sceneggata, con Pilar Fogliati.
Fogliati che finisce prescelta in una lunga serie di provini. per una serie di equivoci, a fare Romeo, è un capolavoro, di trucco e di portamento, dizione, espressione. Il culmine è la scena da Romeo con il fidanzato, col quale ha appena deciso di fare un figlio: un attore-cane imbarcato per caso nella produzione come Mercuzio, che per mettere lei\lui a suo agio si professa “ambidestro” e quindi follemente gay, per cui il rapporto può continuare, senza necessità di spiegazioni. La chiave della commedia all’italiana: l’equivoco (derivato da Plauto?), per cui si è conformisti e – per essere – anticonformisti.
Una presa in giro, come vuole la commedia all’italiana del sesso, e un film d’epoca, una pietra miliare. Sergio Castellitto, il regista trombone ormai fuori dal giro e molto gay, tiene le fila dell’aggrovigliata vicenda, fino al “tutti contenti” finale.
Giovanni Veronesi, Romeo è Giulietta, Sky Cinema
 

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