Meloni a lezione di Machiavelli
Sotto
l’occhiello “the tightrope walker”, l’equilibrista, un curioso endorsement della
rivista, che non è mai stata tenera con la destra in Italia. Breve, ma robusto. Perfino sul tema
che apre l’articolo: “La politica in Italia è da tempo intrappolata in un ciclo
di aspri scontri tra giudici e procuratori da un lato e dall’altro i politici
conservatori”. Bene la “gestione governativa dell’economia” – “piuttosto sensata”.
Bene il budget 2025 – “potrebbe essere stato scritto a Bruxelles”. Sotto controllo
la coalizione, tra i moderati e i radicali, senza difficoltà. E a Bruxelles si
è permessa di non votare von der Leyen, per non metterla in difficoltà con la
sua maggioranza di centro-sinistra, salvo subito dopo riagganciarla, sulla gestione
dei fondi Pnrr, e dell’immigrazione.
Punti
deboli? Il prof. Orsina dice che “fa tutto da sé, potrebbe perdere il contatto
con la realtà”. Sarà. “Ma per il momento la realtà è che Ms Meloni gode di un
tasso di approvazione di oltre il 40 per cento - due volte più alto di quelli del
presidente Emmanuel Macron di Francia e del cancelliere Olaf Scholz di
Germania. Non male per un primo ministro che si avvicina al punto di medio termine
quando la popolarità dei leader spesso crolla”.
Giorgia
Meloni would make Machiavelli proud,
“The Economist”
Nessun commento:
Posta un commento