Oblomov a Roma
Film d’esordio dello
sceneggiatore, scritto, diretto e interpretato da lui. Sul vecchio aneddoto:
chi sta tra due sedie cade per terra.
Prima lui corteggia,
s’innamora e seduce una bruna. Poi una bionda. Mancandole entrambe all’appuntamento
più importante – è uno che dorme sodo, non si sveglia. Un amico gli fa da sprone,
spiegandogli i fatti, ma non c’è niente da spiegare.
Una specie di Oblomov
romano? O forse un film generazionale, di ragazzi (maschi) abulici e di ragazze
semplici, attive, e anche accudenti, un po’. Forse solo un esercizio da content
creator online, di imagini per l’immagine, senza misura o economia
d’insieme – senso della storia.
Lanciato alla Festa
del Cinema a Roma e lodato da molte recensioni, con pochi spettatori,
pochissimi.
Filippo
Barbagallo, Troppo azzurro, Sky Cinema, Now
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