domenica 6 ottobre 2024
Ombre - 740
È un anno domani che Israele è in guerra, a Gaza, in Libano, contro l’Iran, migliaia di pagine “coprono l’evento”, e non una sola analisi di come, perché, a che fine. Un progetto di pace viene presentato fra Zelensky e Biden, che lascia alla Russia i territori occupati, un quinto dell’Ucraina. Davvero? Possibile? C’è come un’ignoranza sopravvenuta del mondo, in mezzo alle tante “notizie”. Come se il mondo fosse di tweet.
Si vuole la guerra mondiale - lo dice il papa, si denuncia un antisemitismo dilagante - ma è la guerra di Israele. Il resto del mondo è stato risparmiato dal terrorismo arabo-islamico. Mentre Israele si muove con convinta risolutezza. Anche contro gli interessi, per esempio, degli Stati Uniti in questa vigilia elettorale, di cui terremota imprevedibilmente il voto ebraico e il voto arabo.
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