Ombre - 742
Al Sud, “il Delta del Mississippi in particolare,
ci sono famiglie he hanno le fogne che si riversano nel cortile. Ma la povertà
è molto più radicata in città come Los Angeles e New York, dove fino all’80 per
cent del reddito viene speso per l’affitto….”
– Mathew Desmond, “Povertà, in America”. Poveri vecchi e nuovi che non votano:
ma si capisce perché, se lo fanno, votano per Trump. Perché la democrazia ha fallito.
’Aquatic Sports
Integrity Unit punisce la nazionale italiana di pallanuoto per il gesto di
Parigi, per aver voltato le spalle mentre si suonavano gli inni nazionali, per protesta
contro un errore arbitrale decisivo a suo danno nella partita precedente. La
protesta era sbagliata. Ma l “errore” arbitrale che aveva condannato la squadra
italiana era voluto. C’è sempre meno sportività nell’Olimpiade, una fiera per
gli affari.
Paolino Iorio,
ingegnere, insegnante di Elettronica negli istituti Tecnici, arrestato per
tangenti, era in Sogei direttore generale con l’incarico di Disaster Recovery
Image. Recupererà l’immagine sua, o della Sogei?
Ma c’è anche l’immagine
della Procura di Roma, che non ha resistito a metterci dentro anche Elon Musk –
Resistenza Resistenza.
“Riceviamo
notifiche per tutto”, obietta giustamente Zaia, il presidente della Regione
Veneto, “ma non quando c’è un accesso al nostro conto in banca”. In effetti,
che ci vuole? Soprattutto se chiunque può avere accesso al conto –magari non a
“disporre” ma a vedere evidentemente sì.
Il sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, è assolto
dopo quattro anni di processi a catena – l’uno a seguire all’assoluzione dal primo.
Cioè dopo la sindacatura – i processi, per la legge della signora Severino,
ministro del nefasto governo Monti, portano automaticamente alla sospensione dal
mandato. Falcomatà è di grande famiglia Pd. A Catanzaro invece assoluzione dopo
quattro anni del presidente del consiglio regionale, Domenico Tallini, di Forza
Italia. Giustizia equa?
Solo che Tallini è stato messo ai domiciliari – la giustizia
Pd è più cattiva.
Il sindaco di Roma
Gualtieri recupera a capo della segreteria (il Pd impone a Gualtieri di
recuperare) Albino Ruberti, il bulldozer
dei Dem romani, che due anni fa aveva dovuto licenziare perché sorpreso a
minacciare di morte Vladimiro De Angelis, altro potente Dem romano, ex
assessore regionale. Ma niente scandalo: la Procura di Roma non ha perseguito
Ruberti per le minacce, anzi non lo ha nemmeno indagato: chiacchiere di tifo
calcistico, si disse, e bastò.
Colombo come Shakespeare
cambia spesso personalità – lui anche nazionalità: le celebrità sono attaccapanni
per chi ne va in cerca, come la formica che si pavoneggia sull’elefante. Sono i
pericoli o guasti dell’ermeneutica, più ancora, della filosofia, peggio, della
storiografia. Quando non si sa cos’altro dire.
Fallimentare in America,
per la destra e per la sinistra, il film contro Trump, “The Apprentice”, entusiasma
in Italia, entusiasma i critici, a colpi di tre, quattro e anche cinque stelle.
Sempre nel mito della Resistenza, canteremo “Bella ciao” alle proiezioni? In un
paese che di sinistra non ha nemmeno l’ombra, compresi i Grandi Giornali dei
Grandi Editori.
Fa flop in America
il film contro Trump. I film politici non piacciono, si diceva una volta, per
comune esperienza. Nanni Moretti vantò un successo col “Caimano”, il film contro
Berlusconi, perché ebbe tuti i premi possibili e incassò anche – fu il ventesimo
della stagione per incassi. Ma costò anche tanto: se ne fecero 600 copie, per
intasare i cinema due-tre settimane prima del voto.
Chi ricorda i
pigs?”, chiede ironicamente “L’Economia”, i paesi mediterranei aggrediti nella
crisi del debito 2011, ora che “Santander e Intesa Sanpaolo hanno scalzato Bnp
Paribas al vertice della classifica in Borsa”, e Unicredit è lì. Ma non si tratta
di numeri, si tratta di “culture”, di politica: Francia e Germania sono in crisi,
da tempo, ma contano sempre (e solo) loro.
“Non è colpa
nostra se il modello di sicurezza euro-atlantico, nell’ambito del quale la
Russia collaborava con la Nato e con la Ue, ha perso ogni significato”, lo dice
l’ambasciatore russo Paramonov ma è vero.
L’Europa è ora un
modello d’insicurezza, appesa alla benevolenza degli Stati Uniti, e non lo sa
nemmeno.
La guerra è lunga?
Non si sa, non si ricorda, ma l’insorgenza palestinese ha fatto quest’anno
settant’anni. Nel 1954 nasceva Al Fatah, il primo gruppo di resistenza armata. Cresciuto
dieci anni dopo nella Olp, Organizzazione per la Liberazione della Palestina.
Che ha gestito il movimento per quasi mezzo secolo. Poi soppiantata dalla più
radicale Hamas. Che è stata in grado, infine, di sfidare Israele con una vera e
propria guerra.
Netanyahu si vuole
prendere Gaza oltre alla Cisgiordania, e un pezzo del Libano fino al Litani? Lo
dicono gli antisionisti (anti-Israele), ma Netanyahu non li contraddice, fa come
se.
Nessun commento:
Posta un commento