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venerdì 18 ottobre 2024

Quando Mattei liberava la Germania

Non si sa, non si dice più, nemmeno le storie dell’Eni danno rilievo alla vicenda, ma Enrico Mattei intraprese tre grandi iniziative: l’apertura del Centro Europa, della Germania, della Baviera, al mercato del petrolio greggio e raffinato, oltre all’introduzione della Russia sovietica nel mercato petrolifero internazionale e alla rottura del monopolio anglo-americano (le “sette sorelle”) in Medio Oriente, accordandosi direttamente con lo scià di Persia.
La “liberazione” del Centro-Europa, della Baviera, oggi il Land più ricco della Germania, allora agricolo, e arretrato, opererà con gli oleodotti da Genova (Oleodotto dell’Europa Centrale, Cel) e Trieste (Oleodotto Transalpino) a Ingolstadt, dove l’industria della raffinazione doveva svilupparsi. Con molta burocrazia, come sempre quando si lavora in Germania, col governo federale e con i Länder.
Van Scherpenberg, storico dell’Economia, accademico all’università di Monaco, analizza lo sviluppo delle complesse trattative, politiche prima che burocratiche e poi gestionali, attraverso la corrispondenza dell’Eni, di Mattei, con Hjalmar Schacht, l’ex presidente della Bundesbank che in tarda età, nel dopoguerra, si era specializzato nella consulenza allo sviluppo dei paesi del Terzo Mondo, e Mattei aveva ingaggiato come consulente per gli oleodotti bavaresi – economia del progetto, condizioni con altri operatori, permessi, condizionamenti politici.
Jens van Scherpenberg, Hjalmar Schacht, Enrico Mattei und Bayern Anschluss an das Ölzeitalter, free online


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