skip to main |
skip to sidebar
Quando Mattei liberava la Germania
Non
si sa, non si dice più, nemmeno le storie dell’Eni danno rilievo alla vicenda,
ma Enrico Mattei intraprese tre grandi iniziative: l’apertura del Centro
Europa, della Germania, della Baviera, al mercato del petrolio greggio e
raffinato, oltre all’introduzione della Russia sovietica nel mercato
petrolifero internazionale e alla rottura del monopolio anglo-americano (le
“sette sorelle”) in Medio Oriente, accordandosi direttamente con lo scià di
Persia.
La
“liberazione” del Centro-Europa, della Baviera, oggi il Land più ricco della Germania, allora agricolo, e arretrato, opererà con gli oleodotti da
Genova (Oleodotto dell’Europa Centrale, Cel) e Trieste (Oleodotto Transalpino)
a Ingolstadt, dove l’industria della raffinazione doveva svilupparsi. Con molta
burocrazia, come sempre quando si lavora in Germania, col governo federale e
con i Länder.
Van
Scherpenberg, storico dell’Economia, accademico all’università di Monaco,
analizza lo sviluppo delle complesse trattative, politiche prima che
burocratiche e poi gestionali, attraverso la corrispondenza dell’Eni, di
Mattei, con Hjalmar Schacht, l’ex presidente della Bundesbank che in tarda età,
nel dopoguerra, si era specializzato nella consulenza allo sviluppo dei paesi
del Terzo Mondo, e Mattei aveva ingaggiato come consulente per gli oleodotti bavaresi – economia del progetto, condizioni con altri operatori, permessi, condizionamenti politici.
Jens
van Scherpenberg, Hjalmar Schacht,
Enrico Mattei und Bayern Anschluss an das Ölzeitalter, free online
Nessun commento:
Posta un commento